“Il consiglio regionale oggi è stato paradossale. C'erano quelli che avevano diritto di protestare e avevano ragione di chiedere alla politica maggiore chiarezza e di essere informati: e questi sono i cittadini. Poi c'erano quelli che hanno torto e sono coloro che, usando le paure della gente, pensano di generare consenso politico”. E' dura la replica di Angelo Vaccarezza, capogruppo della Lista Toti Liguria, alle posizioni strumentali assunte dall'opposizione, il cui ordine del giorno che avrebbe impegnato la giunta a esprimersi contro il rigassificatore di Vado, è stato respinto.
Una posizione forte e motivata quella di Vaccarezza: “Oggi alle domande precise su cosa pensassero del sistema energetico nazionale, i consiglieri di minoranza hanno solo risposto: No a Vado. Sì, ma sui rigassificatori, siete favorevoli o contrari? No a Vado. Ma c'è un rigassificatore nella nostra regione che è a Porto Venere, una delle perle della nostra terra? No a Vado”.
Concreta anche la risposta a chi, speculando sulle paure, oggi prefigura scenari apocalittici per la sicurezza e l'ambiente: “Noi abbiamo ritenuto giusto aprire una valutazione sul fatto di avere un rigassificatore al largo della nostra costa – continua Vaccarezza -. Ma ci sono più di 50 enti e soprattutto una procedura nazionale di Via, di valutazione di impatto ambientale, che dovranno dare tutte le garanzie, sotto ogni profilo (ambientale, politico, sociale, culturale, economico, della sicurezza), ai cittadini di quelle zone. Via nazionale che non ha fatto Ravenna e non ha fatto Livorno, per accogliere gli stessi impianti, e che invece noi in Liguria faremo. Essere contro oggi è semplicemente essere contro qualcosa che non si conosce”.