Politica - 25 settembre 2023, 17:11

Rigassificatore a Vado, le reazioni di Pd e M5S dopo le risposte del presidente Toti in consiglio regionale

Le dichiarazioni dei consiglieri regionali di minoranza Arboscello (Pd), Tosi, Ugolini (M5S) e del senatore Pirondini (M5S)

“Chiediamo al Presidente Toti di interrompere la procedura per accogliere a Vado Ligure, a meno di 3km dalle spiagge savonesi, il rigassificatore Golar Tundra che nei piani del Governo si dovrà spostare da Piombino. Se il Presidente Toti preferisce fare il Commissario di Governo si dimetta da Presidente della Regione. I cittadini savonesi e liguri meritano un rappresentante istituzionale che faccia scelte basate su benefici occupazionali, ambientali ed economici e non per il suo tornaconto politico e relazionale”, dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo le risposte in aula del presidente Toti.

“La maggioranza ha finalmente calato la maschera: votando contro la nostra risoluzione che chiedeva di sospendere la procedura che prevede il rigassificatore tra Vado e Savona, ha espresso chiaramente qual è la sua posizione. Dopo mesi di silenzio assordante anche i consiglieri regionali di maggioranza del territorio savonese, costretti ad esprimersi con un voto, hanno approvato lo spostamento di Golar Tundra tra Vado e Savona e ora tutti sanno che anche i consiglieri regionali savonesi eletti sono favorevoli alla scelta scellerata del presidente Toti”, conclude Arboscello.

“Oggi, Toti ha potuto toccare con mano il dissenso del territorio savonese: il rigassificatore non lo vuole nessuno. Anzi, il “NO” appare sempre più trasversale e forse qualche dubbio inizia a serpeggiare in seno alla stessa maggioranza. Inutile girarci intorno: il presidente questa volta l’ha pestata grossa e difficilmente riuscirà a liquidare le manifestazioni che si susseguono dallo scorso luglio come quisquilie. Se lo dovesse fare, negando l’evidenza, corre l’obbligo di consigliare al presidente quanto lui stesso consigliò al sottoscritto l’8 marzo del 2020”. Così, il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, che poi continua: “Al netto dell’ironia, non si capisce perché Toti voglia affossare la provincia di Savona, che in passato ha già detto tanti, forse troppi “sì”. Sorge quasi il dubbio che si stia cercando di barattare salute, sicurezza e qualità della vita dei cittadini e vadesi in cambio di un ipotetico terzo mandato. E sorge il dubbio che si stia barattando anche il futuro di decine e decine di imprese che in questi anni hanno fatto enormi sacrifici per risalire la china nel comparto turistico ligure. Perché ora le si vuole affossare?”.

“Si vuole affossare il territorio in nome della “sicurezza energetica del Paese” – interviene il consigliere regionale Paolo Ugolini -. La verità che Toti e la destra non diranno mai è che i rigassificatori sono ininfluenti: il gas prodotto con questi impianti, peraltro pericolosi e climalteranti, è costoso. Al di là delle tante belle parole sulla transizione energetica - nella quale la destra non ha mai veramente creduto -, si continua a strizzare l’occhio alle fonti fossili. E lo si fa alterando la realtà: la destra si scaglia contro chi non vuole il rigassificatore e anzi lo sostiene senza aver prima - e ripeto prima! -, sentito il parere di 59 enti. La destra ligure ha preso un granchio clamoroso e ora non sa come uscire dell’impasse autoprodotto con il quale si preferisce regalare milioni di euro a Snam per i prossimi 20 anni anziché destinare quei fondi a impianti di rinnovabili e comunità energetiche”.

“La catena balneare dello scorso 10 settembre con il “NO” di 16mila cittadini – continua Tosi -, unitamente ai pareri negativi di tutte le categorie socioeconomiche del savonese e alla manifestazione di piazza di oggi davanti alla Regione Liguria sostanzialmente ci dicono due cose. Uno: i cittadini pretendono rispetto istituzionale e politico e non intendono chinare il capo. Due: il vento sta cambiando e la retorica sta a zero. Oggi, con la risoluzione portata in Aula, abbiamo voluto dare voce al territorio e stare convintamente al fianco dei savonesi, che a gran voce chiedono si revochi l’iter avviato da Toti per mero tornaconto personale”.

“Sappiamo tutti che il presidente ha preso una decisione frettolosa e unilaterale e solo dopo si è detto disposto ad accogliere le osservazioni caso, dimostrando con i fatti di non essere né un bravo Commissario, né un buon presidente di Regione ma semplicemente un Marchese del Grillo”, concludono Tosi e Ugolini.

“Oggi l’arroganza di Toti ha preso una scoppola sonora: centinaia di cittadini della provincia di Savona si sono dati appuntamento davanti alla Regione Liguria, a margine del Consiglio monotematico, per dire chiaramente “NO” al rigassificatore che il presidente ha improvvidamente imposto senza un dialogo democraticamente accettabile. Il M5S convintamente sostiene i cittadini che non si meritano questo scempio. La destra se ne faccia una ragione: il territorio non vuole il rigassificatore”. Così, il senatore del M5S Luca Pirondini, che con il coordinatore provinciale Stefano Giordano, ha raggiunto i consiglieri regionali Fabio Tosi e Paolo Ugolini per partecipare alla manifestazione che si è tenuta questa mattina davanti alla sede dell’Assemblea legislativa della Regione Liguria prima del Consiglio monotematico dedicato alla ricollocazione del rigassificatore a Vado.

“Le richieste dei territori, che oggi hanno fatto sentire la propria voce durante il consiglio regionale straordinario sul rigassificatore, vanno ascoltate, come vanno ascoltate le opposizioni che di quei cittadini si fanno portavoce. Questa destra ancora una volta dimostra di avere a cuore solo i propri interessi politici e non guarda al bene della Liguria e dei cittadini liguri. Solleciterò il Ministro Pichetto Fratin a rispondere all’interrogazione a mia firma, presentata insieme a Orlando e Pastorino, per verificare al più presto l’impatto che Golar Tundra potrebbe avere sull’area marina protetta e sull’ecosistema circostante. Ricordiamo che la nave rigassificatrice ha una capacità di stoccaggio pari a circa 170.000 metri cubi, è lunga circa 292,5 metri e larga 43,4 metri e verrebbe posizionata a pochi metri dalla costa, impattando inevitabilmente sul territorio, in corrispondenza di un'area marina protetta di cui anche la Regione stessa nei mesi scorsi ha chiesto un significativo ampliamento, che ora però è stato fermato”, così la deputata e vicecapogruppo PD alla Camera Valentina Ghio intervenendo sul tema, dopo che nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione alla Camera insieme ai deputati PD Andrea Orlando e Luca Pastorino, per chiedere chiarimenti al Ministro dell’Ambiente.

Redazione


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