Parteciperà anche il PRC della Liguria, con una propria delegazione, al presidio indetto dal “Coordinamento contro il rigassificatore” lunedì 25 settembre a Genova in concomitanza con la seduta monotematica del Consiglio Regionale sul progetto della nave rigassificatrice Golar Tundra.
"In queste settimane, si è sviluppata una straordinaria risposta di mobilitazione da parte della cittadinanza savonese e cresce la consapevolezza che va ben oltre la logica del 'non nel mio giardino' - spiegano dalla segreteria ligure di Rifondazione Comunista - Noi sappiamo che la zona di Vado Ligure è già oberata di strutture industriali e aziende a rischio di incidente rilevante, e che l’aggiunta di un impianto rigassificatore, per di più ad una distanza così ravvicinata dalla costa, non farebbe che colpire ulteriormente un territorio già molto provato, tant’è che crescono in questi giorni insieme alle iniziative di lotta, i pareri negativi di molte associazioni, forze sindacali, sociali ed anche amministratori del territorio che esprimono critiche a tale progetto".
"Noi ci opponiamo a questi impianti ovunque vengano collocati. Diciamo no ad un progetto che condanna il nostro territorio a inquinamento, insicurezza e ad un modello energetico basato sui combustibili fossili che alimenta la crisi climatica, le politiche di guerra e gli effetti devastanti che tutto ciò comporta sulle nostre vite - aggiungono - Riteniamo che ci sia una alternativa e che solo gli interessi miopi di pochi, impediscano di attuare la transizione energetica necessaria, urgente ed utile al benessere della collettività".
"Il presidente Toti, che non ha minimamente coinvolto i territori, limitandosi ad informarli della sua imposizione calata dall’alto nel suo ruolo di Commissario, continua a dichiarare pubblicamente che la nave rigassificatrice è essenziale per il Paese e che non ci sono problemi di sicurezza né di impatto ambientale (aprendo solamente a lievi modifiche progettuali sul percorso a terra) mentre SNAM assicura che tutto sarà perfetto, come un qualsiasi mercante può dire dei suoi prodotti - proseguono dal PRC - Argomenti già sentiti e risentiti, ma in realtà, si è capito ampiamente che questo progetto, al quale Toti vuole proporre solo vaghe compensazioni (come a riconoscere già implicitamente dei danni), non ha ragione di essere, non porterà nulla di positivo per il nostro territorio ma solamente un sicuro danno ambientale all’ecosistema marino e terrestre, un pericolo costante per la sicurezza dell’area in caso di incidente dell’impianto, nessuna ricaduta lavorativa e un’ipoteca alla possibilità di un modello di economia diversa e sostenibile per la popolazione e per l’ambiente".
"Per questi motivi Rifondazione Comunista aderisce al presidio di lunedì 25 settembre, alle ore 9.30 in piazza Deferrari ed invita a partecipare" si legge infine nella nota.