Riprenderanno in questi giorni i lavori di verifica dei reperti trovati sotto al Priamar, nella parte alta del parcheggio di Ata, interessata dai cantieri finanziati con gli oneri di urbanizzazione del Crescent2.
Durante i primi lavori di scavo erano stati trovati due nuovi tunnel che portano all’interno della fortezza del Priamar, due grandi archi e le fondamenta di tre vecchi forni della Tardy & Benech. La Soprintendenza ha sospeso i cantieri e fatto alcune verifiche.
Manca ancora lo “scavo di trincea” per constatare se effettivamente il muro del fossato passa dove è stato indicato dagli studi storici e fino a dove arriva e sarà necessario modificare il progetto originario nel caso in cui si dovesse decidere di mantenere alcuni reperti, allungando i tempi di cantiere, già in ritardo.
"Le ultime verifiche sugli scavi dovrebbero riprendere in questi giorni, tempo permettendo – dichiara l'assessore all'Urbanistica Ilaria Becco – Terminati quei lavori decideremo come modificare il progetto”.
I lavori erano stati avviati da Orsa2000 un anno fa e prevedono la sistemazione a parco urbano della copertura della galleria portuale e del terreno circostante, il recupero del fossato di levante della fortezza del Priamar e nuove alberature lungo via Impastato.
Gli oneri di urbanizzazione hanno un valore un totale di 3,1 milioni. Il Comune , durante l'amministrazione Caprioglio, ha invece preferito monetizzare le opere relative al recupero dell’ostello del Priamar, alla sistemazione a verde in prossimità della rotonda di corso Mazzini mantenendo l’area di parcheggio pubblico e alle prestazioni per l’edilizia sociale (per un valore di 980.000 euro).