“Quando Toti a settembre del 2022 si è sbracciato per farsi notare a Roma con il suo “Rigassificatore Piombino? Liguria disponibile per ospitarne altri”, lo fece in piena campagna elettorale, cercando fin da subito - indipendentemente dall’esito ancora lontano una ventina di giorni circa - di mettersi in luce, sperando forse passasse inosservato l’eventuale (preannunciato e poi confermato) flop alle urne della sua ennesima creatura centrista. Peccato che nella smania di prendersi quanto l’amministrazione meloniana (sic!) di Piombino disse chiaramente di non volere più, si sia dimenticato di confrontarsi con i territori e con chi quei territori li amministra. Perché alla fine ciò che veramente conta è la trasparenza e la condivisione: i progetti possono essere tutti proposti, ma vanno valutati e discussi insieme, accettando anche le eventuali posizioni contrarie. I progetti non possono invece essere sempre calati dall’alto con l’arroganza tipica di chi attacca e insulta chi ha una visione diversa”. Così, in una nota, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini con la coordinatrice del M5S per la provincia di Savona Stefania Scarone.
“Confronti, peraltro, che andrebbero fatti a monte e non a valle, quando scatta l’urgenza di arginare le critiche sempre più feroci. Le osservazioni al rigassificatore che la Regione vuole imporre a Vado sono note e come M5S le abbiamo riassunte in un documento già inviato al Commissario Toti (che alleghiamo): lunedì prossimo in Consiglio regionale, per il monotematico sul rigassificatore, porteremo le stesse osservazioni in Aula e auspichiamo sia l’occasione per un confronto costruttivo nell’interesse di Vado e della provincia di Savona”.