E' la politica dei tagli che colpisce sempre i settori più delicati e importanti: scuola e sanità. La scure dei tagli decisi dal governo con il decreto sulla “razionalizzazione”firmato dai ministri all’Istruzione dell’Economia, Giuseppe Valditara e Giancarlo Giorgetti, rischia di cadere su sei istituti scolastici della Provincia che verrebbero accorpati in base alla legge dei numeri degli studenti.
Da sei istituti si passerebbe a tre unendo il Comprensivo di Quiliano con Vado, quello di Spotorno con quello di Finale, e il liceo Calasanzio con il Comprensivo di Carcare. Questa mattina Palazzo Nervi, in un incontro con i dirigenti scolastici e l'Ufficio scolastico provinciale ha presentato l'ipotesi di accorpamento delle scuole per il prossimo anno scolastico, aprendo un confronto che si chiuderà il 30 settembre ma che vede i sindaci dei Comuni interessati alzare le barricate.
Con il passaggio a tre istituti si dimezzerebbe il numero dei dirigenti scolastici che si troverebbe a gestire più plessi. Un esempio è quello dell'accorpamento del liceo Calasanzio con il Comprensivo di Carcare che comprende anche Cosseria, Altare, Pallare e Mallare In quel caso un unico dirigente si troverebbe a dover gestire oltre 1.300 studenti sparsi in quattro località differenti.
“Un'ipotesi improponibile e inaccettabile- dichiara il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro – la nostra dirigente non si vede praticamente mai, non per colpa sua ma perché deve già occuparsi di molti plessi. Aggiungere anche il Calasanzio sarebbe ancora peggio. E' la solita politica dei tagli. Ora basta”.
“La previsione è di arrivare ad avere i due istituti per un numero complessivo di 1.340 studenti – afferma il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri – e di due dirigenti averne solo uno. Ci sarà un incontro lunedì e battaglieremo affinché i dirigenti restino due”.
“Abbiamo espresso già il nostro dissenso e evidenziato le criticità su un'impostazione nazionale – afferma il sindaco di Quiliano Nicola Isetta - e abbiamo chiesto alla Provincia di farsi carico di un confronto con la Regione per opporsi al ridimensionamento. Ad esempio le regioni di Toscana e Puglia hanno fatto ricorso. Questo accorpamento non rispetta tutto il lavoro fatto in questi anni nella nostra scuola. Quiliano ha inoltre caratteristiche montane e faremo tutte le verifiche per opporci”.