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Attualità | 20 settembre 2023, 10:20

Rigassificatore, per Autofiori nessuna richiesta di modifica del tracciato ma alcuni paletti operativi per far coesistere i cantieri

Il gasdotto intersecherebbe tre viadotti su A6 (Mallare e Cairo) e A10 (Quiliano). Per l'uso dei terreni demaniali no a espropri o servitù ma chiesta una convenzione onerosa

Rigassificatore, per Autofiori nessuna richiesta di modifica del tracciato ma alcuni paletti operativi per far coesistere i cantieri

Il viadotto Bormida, uno dei tre punti di confronto per Autofiori e Snam

Non ci sono solo i Comuni ad aver presentato alcune osservazioni al progetto del nuovo rigassificatore tra Vado e la Val Bormida.

Ad attenzionare l'intervento nella sua parte a terra vi è anche Autofiori, il concessionario delle due autostrade che intersecheranno il tracciato del gasdotto, ossia A10 e A6, che lo scorso 25 agosto ha inviato un documento con alcuni rilievi alla struttura commissariale guidata dal presidente della regione Giovanni Toti. 

In esso non sono ravvisate "particolari criticità che richiedano una modifica sostanziale della proposta di intervento", bensì alcuni paletti sulle procedure e sulle aree in cui l'opera intersecherà le aree di pertinenza autostradale.

Precisamente sono tre i luoghi indicati dalla società: la zona sottostante il viadotto "Quiliano" sulla A10, nell'omonimo Comune; la zona sottostante il viadotto "Bormida di Mallare Sud" della A6 in carreggiata direzione Savona, nel Comune di Carcare; il tratto a mezza costa compreso tra il km 109 e 108 della A6 in carreggiata direzione Torino, nel Comune di Cairo Montenotte.

La prima richiesta è stata quindi quella di formulare alcune integrazioni documentali per individuare "con maggiore dettaglio l'ubicazione e le caratteristiche dei suddetti attraversamenti", quali le planimetrie con l'ubicazione georeferenziata del gasdotto e della sua fascia di rispetto per ciascuno dei tre attraversamenti, le sezioni trasversali dell'autostrada e alcune specifiche tecniche per l'esecuzione dell'attraversamento nel tratto cairese con "le relative cautele che si intendono adottare per la tutela della circolazione del traffico".

Viene poi messa nella lente d'ingrandimento la concomitanza delle lavorazioni per il gasdotto con "l'imponente piano di adeguamento dei ponti autostradali" come prescritto dal Governo. 

Segnatamente, viene chiesto a Snam che, nella predisposizione dei documenti integrativi riguardanti gli attraversamenti di Quiliano e Carcare, "le scelte tecniche adottate non inficino la possibilità della scrivente di poter realizzare scavi adiacenti alle fondazioni dei due ponti e piste di cantiere nelle aree sottostanti". 

"Poiché è previsto che i lavori riguardanti il viadotto Bormida di Mallare sud siano avviati entro il 2024 - specifica la concessionaria autostradale -, si chiede che la realizzazione del nuovo gasdotto non intralci in alcun modo l'esecuzione delle nostre opere".

Per quanto invece riguarda il tratto di A10 coinvolto, Autofiori ha ricordato nella sua lettera come sia "impossibilitata a consentire l'esecuzione di aree logistiche sulle aree sottostanti il viadotto Campo Sportivo poiché sarà, nel breve termine, anch'esso interessato da interventi strutturali di adeguamento".

L'ultima precisazione inserita dalla società che gestisce i due tratti autostradali interessati dal nuovo gasdotto riguarda l'utilizzo dei terreni da parte di Snam Fsru. Questi "costituiscono pertinenza autostradale con destinazione demaniale e quindi non possono essere assoggettati né ad eventuali espropri né ad imposizioni di servitù" ricordano, concludendo come "tali interferenze potranno, pertanto, essere esclusivamente regolarizzate mediante la stipula di apposita convenzione onerosa" tra le due parti in causa "previo ottenimento del benestare da parte del nostro Concedente" puntualizza Autofiori.

Mattia Pastorino


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