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Attualità | 20 settembre 2023, 13:32

Comitato Treno Alpi Liguri: "Superare le logiche campanilistiche per dare un futuro alle linee ferroviarie liguri-piemontesi"

"Serve dare una prospettiva alle nostre aree interne, altrimenti destinate ad un pericoloso spopolamento"

Comitato Treno Alpi Liguri: "Superare le logiche campanilistiche per dare un futuro alle linee ferroviarie liguri-piemontesi"

"In occasione della corrente 'Settimana europea della Mobilità' mi consenta di segnalare lo sviluppo della Politica Comune dei Trasporti (PCT) dell’Unione Europea, nata col Trattato di Roma del 1957, che è passata dall’abbattimento frontiere tra gli Stati Membri per il 'mercato unico' all’aumento della coesione spaziale e sociale delle regioni: 1992 Libro Verde – L’impatto dei trasporti sull’ambiente; 2001 Libro Bianco – La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte; 2007 Libro Verde – Verso una nuova cultura della mobilità urbana; 2008 Patto dei Sindaci – impegno delle maggiori città contro il riscaldamento globale; 2011 Libro Bianco – Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti; 2019 Green Deal: l’UE mette al centro delle sue politiche la transizione ecologica; 2020 Strategia per una mobilità sostenibile ed intelligente: Green Deal applicato ai trasporti". 

Cosi commenta Stefano Sibilla del Comitato Treno Alpi Liguri che aggiunge: "Oggi la PCT è fondamentale strumento di promozione della mobilità collettiva e perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione individuati dal Green Deal della Commissione Europea. Evidenziamo che la dotazione finanziaria della PTC è salita dai 2 miliardi di euro per il ciclo 2000-2006 agli 8 miliardi per il 2007-2013 ed ai 13 miliardi di euro per il ciclo 2014-2020". 

"La nuova sfida è nel rilancio del progetto europeo grazie ai fondi del Next Generation EU, che solo in Italia valgono oltre 200 miliardi di euro, 32 dei quali su progetti di infrastrutture per una mobilità più sostenibile: un’ulteriore occasione per incidere sui processi decisionali e per completare tante opere sul territorio. Poiché sia la Val Tanaro che il Ponente Ligure soffrono di opere ferroviarie incomplete, ossia un valico (sia esso da Ormea, 721 m slm oppure da Garessio, 584 m slm) e il completamento del raddoppio Andora-Bastia d’Albenga-Finalmarina, ricordiamo che già nel novembre 2018 furono raccolte dal Comitato treno Alpi Liguri in pochi giorni centinaia di firme per chiedere ai comuni tra Garessio ed Albenga l’avvio di studi per informare un dibattito pubblico in merito". 

"Dedichiamo questo pro-memoria agli utenti del trasporto pubblico e agli operatori economici socialmente responsabili (acqua, legno, autotrasportatori “stranieri” che logorano e congestionano le strade statali), con l’auspicio che l’attuale raccolta firme per la riattivazione del servizio ferroviario in Val Tanaro e riunioni pubbliche come quella di stasera a Priola (la ferrovia vi giunse il 15 settembre 1889: ai giovani progettarne il futuro!) possano rianimare la coscienza civica, sollecitare il superamento di visioni campanilistiche, fronteggiare le vetuste lobbies auto-stradali del tutto-gomma ed aprire una prospettiva di evoluzione anche per le nostre aree interne, appenniniche, altrimenti destinate ad un pericoloso invecchiamento e spopolamento", conclude Sibilla.

Comunicato stampa

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