Politica - 20 settembre 2023, 10:42

Albenga, la minoranza consiliare: “Bene la depurazione a Vadino, ma senza grigliatori nelle frazioni, resta l’infrazione comunitaria”

Ciangherotti, Porro e Distilo: “Troviamo deludente che la progettazione della depurazione su impulso del sindaco Tomatis abbia escluso i tre grigliatori ‘fuori legge’ di Bastia, Campochiesa e Salea”

“È bastato andare, ieri mattina, a mezzogiorno, dal dirigente dei lavori pubblici Ing. Franca Briano, per esprimere tutte le nostre perplessità su una delibera di assenso ad un progetto di depurazione che non teneva conto del principio di economicità per la messa a disposizione di una tubazione già esistente da parte di Acquedotto San Lazzaro per far subito preparare, all’ultimo momento, un emendamento al sindaco pari pari ‘fotocopia’ di quello anticipato, in capigruppo, dalla minoranza. Bene, siamo soddisfatti che la progettazione della depurazione a Vadino, anche se, per com’è stata impostata, non risolutiva sull‘incombenza dell’infrazione comunitaria da anni in corso, comunque grazie al voto unanime di ieri sera, venga inoltrata adesso alla Conferenza dei servizi per l’iter procedurale”. Ad affermarlo i consiglieri di minoranza Eraldo Ciangherotti, Cristina Porro e Diego Distilo.

Ora ci auguriamo che tutti i passaggi autorizzativi del progetto, fino alla cantierizzazione dell’opera, procedano spediti per consentire l’ultimazione del collettamento di Vadino al grigliatore entro marzo 2026, termine perentorio per la realizzazione dei progetti finanziati con i soldi del Pnrr – proseguono i consiglieri ingauni -. Ad aver accelerato la pratica in Consiglio comunale non è tanto una scelta politica dell’Amministrazione Tomatis, quanto invece proprio la sentenza della Corte di Giustizia europea contro Repubblica italiana che da fine 2013 ha condannato i Comuni italiani privi di depurazione, tra cui Albenga, a pagare alla Commissione europea una penalità di 30.112.500 euro per ciascun semestre di ritardo nell’attuazione dei sistemi di raccolta e di trattamento delle acque reflue urbane”.

Ecco perché troviamo deludente che la progettazione della depurazione su impulso del sindaco Tomatis abbia escluso i tre grigliatori ‘fuori legge’ di Bastia, Campochiesa e Salea… importanti frazioni ad oggi dimenticate, dove sono per altro stati eletti consiglieri comunali ivi residenti – puntualizzano -. Con questa ‘dimenticanza’ purtroppo non usciamo ancora fuori dalla scure dell’infrazione europea”.

Il centrodestra, se vincerà le elezioni, dal prossimo maggio lavorerà subito perché la depurazione di Albenga raggiunga la quota del 100%. È inammissibile che in mare, ad oggi, sotto gli occhi di un’Amministrazione che finge di non sapere, scarichino ancora le fogne di una buona parte delle nostre abitazioni, senza aver ricevuto nessun tipo di trattamento, perché i tre grigliatori sono fuori uso o non funzionano come dovrebbero”, concludono Ciangherotti, Porro e Distilo.

Redazione