"La grande fuga". Così, in una nota, la maggioranza consiliare albenganese definisce quanto accaduto nella seduta di ieri sera (19 settembre, ndr) del Consiglio Comunale replicando alle accuse mosse dal consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti.
Nella nota della maggioranza spiegano: "Il consigliere Ciangherotti, appena si è reso conto che la variazione all'ordine del giorno era quella relativa ai fondi per l'adeguamento dell'ex Anfi, ha preso di corsa il suo borsello andandosene senza il minimo rispetto per il consiglio comunale salvo poi, il giorno seguente, 'leone da tastiera', lanciare i suoi attacchi, anche personali, che comunque non sortiscono effetti".
Obbiettivo è stato l’assessore Silvia Pelosi, difesa dai colleghi di maggioranza che la "un’ottima e preparata amministratrice" ma ancor prima "una persona per bene, rispettata e ben voluta dalle persone" con un gradimento cittadino "senza ombra di dubbio superiore rispetto a quello di colui che oggi l’attacca". Un attacco di fronte al quale, sempre secondo i firmatari, le abbia fatto guadagnare "milioni di punti agli occhi dei cittadini".
"Nel merito - continuano dalla maggioranza - quello che risulta incredibile è come anche in questa occasione, anche dopo l’ennesima figuraccia politica, il 'nostro eroe' non perda occasione per pronunciare parole a vanvera, mistificare la realtà e lanciare accuse contro un membro dell’Amministrazione. I cittadini sono ormai soliti alle ciangherottate: quando le leggono (ormai non così spesso perché evidentemente questo atteggiamento ha stancato i più) le pesano per quello che sono".
"Come Amministrazione non abbiamo motivo di non credere alle parole del 'dentista' Ciangherotti che oggi dice di essersi allontanato dall’aula per motivi di urgenza lavorativa - continuano - Sarà stato sicuramente vero, ma resta tuttavia altrettanto vero il fatto che senza una spiegazione ufficiale in aula il 'politico' Ciangherotti, il consigliere di minoranza Ciangherotti, si sia allontanato proprio quando il punto all’ordine del giorno avrebbe aperto una discussione su un tema tanto dibattuto come quello dell’arrivo dei migranti in città, su cui ci sembra giusto ricordarlo il consigliere comunale in questione, aveva annunciato una raccolta firme e addirittura firmato la richiesta di un consiglio straordinario da tenersi addirittura in piazza".
"A questo punto riteniamo legittimo porre una domanda, a fronte di questo suo comportamento - si legge ancora - ma vuoi vedere che forse alla fine, passato il clamore mediatico del momento, preso atto che non si sia riusciti a mettere la cittadinanza contro i migranti, alla fine fosse meglio evitare qualsiasi ulteriore discorso sull’argomento proprio per evitare di dover fare i conti con i propri errori? Noi una risposta l’abbiamo e siamo sicuri a dire il vero, che la abbiano anche i cittadini di Albenga".
"In conclusione come maggioranza, come gruppo unito che, a differenza di una minoranza divisa su tutto, ha chiaro la necessità di lavorare per il bene comune e non per il proprio ego, diamo un consiglio a Ciangherotti, invitandolo a smetterla di accusare e lanciare strali contro chiunque non la pensi come lui e, dopo tutto questo tempo, di capire una volta per tutte che la politica non è rissa quotidiana e caciara da bar, ma una cosa seria che coinvolge tutta la comunità. Una comunità che siamo sicuri, al dì la delle differenze di opinione, sia stanca di vedere quotidianamente tirata in ballo sui media il nome della città di Albenga da questo signore che evidentemente non riesce proprio a mettere il bene comune davanti al suo incontenibile bisogno di apparire a qualsiasi costo. A lui poi un consiglio: che pensi alla sua immagine immacolata" concludono.