"La realtà di un istituto scolastico comprensivo dell’entroterra risulta profondamente diverso rispetto a quello di una scuola in città o sulla costa e questa consapevolezza, maturata in anni di collaborazione con la scuola, sia in veste di genitori che di amministratori, ci porta a chiedere con forza il mantenimento dell’autonomia dell’I.C. Sassello".
Questa la richiesta dei sindaci di Stella, Sassello, Urbe, Mioglia e Pontinvrea in merito all'Istituto Comprensivo di Sassello che raggruppa i plessi dei 5 comuni e che sarebbe a rischio tenuta.
I primi cittadini hanno così scritto una lettera all'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, alla Regione, alla Provincia e ai sindacati.
"Il primo aspetto da considerare è l’ampiezza del territorio coperto dall’Istituto: circa 220 kmq, con distanze di percorso dal primo centro della costa, Albisola Superiore, che arrivano fino a 43 km per Urbe, ma sono 24 per Mioglia e 21 per Sassello. Il secondo aspetto è l’elemento montano che accomuna i cinque comuni che ne fanno parte, per cui l’Istituto è classificato, come scuola di montagna e come piccola scuola, in considerazione proprio delle peculiarità del territorio e delle comunità che vi risiedono. Si tratta di uno dei due Istituti scolastici di montagna di tutta la Provincia di Savona" viene spiegato nella missiva.
"Per tale motivo, l’IC Sassello è soggetto a particolari deroghe per quanto riguarda la composizione delle classi: per la primaria, nelle scuole e nelle sezioni staccate funzionanti nei comuni montani, le classi possono essere formate anche con un numero minimo di 10 studenti. Le pluriclassi possono essere costituite da non meno di 8 e non più di 18 alunni; per la secondaria, possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi (pluriclassi), qualora il numero degli alunni obbligati alla frequenza dei tre anni di corso non consenta la formazione di classi distinte. (DPR 81/2009 artt. 10 e 11) - viene puntualizzato- Inoltre, i numeri minimi e massimi di alunni per classe, di entrambi i gradi scolastici, possono essere incrementati o ridotti del 10% al fine di dare stabilità alla previsione delle classi, riducendo al massimo gli scostamenti tra il numero delle classi previsto ai fini della determinazione dell’organico di diritto e quello delle classi effettivamente costituite all’inizio di ciascun anno scolastico (DPR 81/2009 art. 4, comma 1). Con questi interventi, il legislatore ha inteso tutelare, da un lato il diritto allo studio anche di coloro che sono disagiati dal punto di vista geografico, dall’altro, mantenere - fin quando possibile e soprattutto corretto nell’interesse prioritario degli alunni - la presenza della scuola anche nei piccoli comuni montani dell’entroterra, nella corretta visione che la scuola rappresenti il volano e il futuro di ogni comunità, anche della più piccola".
"Anche nella stessa legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, il legislatore, pur nella necessità di dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, per quanto riguarda i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici, ha inteso tutelare gli istituti scolastici dislocati nelle aree interne più periferiche, specificando la 'necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche' (articolo 19 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 commi 5-quater, 5-quinquies) - puntualizzano i sindaci Andrea Castellini, Marco Dabove, Matteo Camiciottoli, Livio Gandoglia, Fabrizio Antoci - Per mantenere l’identità dell’istituto Comprensivo, nato nell’anno scolastico 1995/1996 in applicazione della legge sulla tutela delle zone di montagna n. 97/1994 art. 21, la Scuola, i Comuni di riferimento, l’ex Comunità Montana del Giovo si sono attivati con numerose iniziative e progetti sperimentali che hanno permesso all’Istituto stesso riconoscimenti a livello regionale e nazionale. Grazie alle tecnologie a disposizione dell’Istituto Comprensivo, a suo tempo fornite dai Comuni e dalla Regione Liguria, è stato avviato il progetto Scuole in rete, a partire dal 2011. La rete era costituita da altri tre Istituti Comprensivi liguri: IC Vallestura (GE), IC di Pieve di Teco-Pontedassio (IM), IC di Follo (SP) con l’obiettivo di rivitalizzare attraverso l’innovazione tecnologica, le 'piccole realtà' scolastiche di montagna, riqualificando la loro offerta sul territorio e intervenire per promuovere il successo formativo di studenti che vivono in territori svantaggiati logisticamente e per i quali la scuola costituisce, spesso, l’unica possibilità formativa. Attraverso la comunicazione in rete, i quattro Istituti liguri hanno realizzato un percorso progettuale di conoscenza e di sviluppo del territorio condividendone molti degli aspetti didattici, organizzativi e tecnologici nonché una formazione comune dei dirigenti e dei docenti accompagnata dal C.R.E.M.I.T. dell’Università Cattolica di Milano, dall’Ente di ricerca Indire e da Samsung Electronic".
"Il percorso progettuale intrapreso è stato poi riconosciuto dallo SNAI nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne che, in particolare, ha valorizzato: la scelta di puntare sul sostegno e sulla messa a sistema di percorsi progettuali innovativi, come quello della scuola a distanza; l’azione relativa alla ri-funzionalizzazione della scuola dell’infanzia nella prospettiva di costruire luoghi accoglienti e creativi per la crescita dei bambini della fascia 0 – 6 anni, in linea con il Decreto attuativo 107/2015, che risponde all’esigenza di miglioramento complessivo della qualità delle famiglie in un’ottica di work – life balance. Attualmente i Progetti dell’Area Beigua SOL –Istruzione raggiungono un importo totale di finanziamento di circa 1 milione di euro - con l’obiettivo sia della riqualificazione degli ambienti scolastici sia della formazione degli insegnanti e dell’organizzazione di corsi formativi extracurriculari a beneficio non solo degli studenti stessi ma anche di altre fasce di popolazione residente - finalizzati a combattere lo spopolamento e a rilanciare la residenzialità e lo sviluppo di questo entroterra - continuano - In particolare si sottolinea che tali Progetti contribuiscono a far sì che l’Istituto Comprensivo di Sassello riesca ad offrire, con il supporto delle Amministrazioni Comunali, un’offerta formativa scolastica che va da 0 anni (asilo nido e sezione primavera) all’età adulta con l’attivazione di percorso di scuola serale a distanza ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing per l’acquisizione di un diploma di Scuola Superiore in loco. Le piccole scuole di montagna rappresentano un terreno privilegiato per le innovazioni tecnologiche dove il problema delle distanze e dell’isolamento spingono spesso le scuole a ingegnarsi per approntare progetti di teledidattica. Nel caso dell’I.C. sassello, tali progetti riceveranno una ulteriore spinta dall’introduzione della BUL, Banda Ultra Larga, la cui attivazione è imminente in tutto il comprensorio".
"Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Sassello, in collaborazione con i colleghi degli altri Istituti Comprensivi coinvolti, è stato l’attore principale prima a livello progettuale e poi nella gestione delle risorse economiche e nella messa a terra delle iniziative finanziate. Le amministrazioni comunali sono costantemente al fianco dell’Istituto, supportandone le attività e fornendo i servizi essenziali di propria competenza, manutenzione degli edifici scolastici, scuolabus e mensa. Il clima generale si può considerare, dalla nascita del Comprensivo, improntato alla massima collaborazione sia nei confronti della dirigenza scolastica sia fra i Comuni stessi, nella consapevolezza collettiva dell’importanza, per il nostro territorio, di una scuola autonoma e di qualità - precisano - Tuttavia i problemi grandi e piccoli che esistono sicuramente per ogni scuola, nel nostro comprensorio, sono amplificati a causa della presenza, appunto, di cinque plessi sparsi su un territorio molto grande, servito da strade tortuose e soggetto a notevoli rigidità climatiche nell’arco dell’anno scolastico. A questo proposito, la presenza in loco di un dirigente facilita e accorcia notevolmente la ricerca di soluzioni e il dialogo fra cinque realtà comunali, simili dal punto di vista generale ma, ovviamente, diverse nelle necessità e nelle problematiche di dettaglio. Altra fondamentale peculiarità dell’IC Sassello, che lo accomuna ad altre scuole di montagna e piccole scuole e lo distingue nettamente da altri istituti di pari grado, è l’organizzazione in pluriclassi, a causa del numero esiguo di alunni, che è comune a 4 plessi su 5 e che rappresenta il classico esempio della trasformazione di una debolezza in un punto di forza. Infatti, grazie alla lungimiranza dei dirigenti passati e presenti, alla tenacia e all’entusiasmo dei docenti e alla vicinanza delle comunità, si è andata accumulando una notevolissima competenza, via via accresciuta dalla collaborazione con soggetti pubblici (es. Indire) e privati (es. Università Cattolica di Milano), che è diventata patrimonio comune non solo degli insegnanti di ruolo ma anche dei loro colleghi supplenti che, grazie ad un metodo ormai consolidato, vengono formati velocemente e con successo. Aldilà dei risultati raggiunti, si tratta di una tipologia organizzativa complessa che, per essere mantenuta ad alti livelli di efficienza e di qualità, esige conoscenza e vicinanza anche e soprattutto in fase di coordinamento e di gestione da parte del dirigente preposto e dei suoi collaboratori. La pluriclasse rappresenta un focus di ricerca pedagogica di grande importanza per cui il legislatore stesso ha avvertito la necessità di specificare che, nel caso di pluriclassi, 'gli organi collegiali competenti stabiliscono i criteri di composizione delle classi, che non possono contenere più di 18 alunni e programmano interventi didattici funzionali al particolare modello organizzativo” (DPR 81/2009 art. 11)'.
"Da quanto sopra esposto, credo si evinca che l’Istituto Comprensivo di Sassello, pur nella relativa esiguità dei numeri, è una macchina complessa da gestire in quanto vanno contemperate le esigenze di cinque comunità diverse, vanno affrontate evidenti necessità logistiche ed organizzative e vanno rispettate le peculiarità didattiche e sociali. Solo un dirigente che sia presente a Sassello, anche solo parzialmente, può dedicare il tempo e l’attenzione necessari per approfondire e risolvere tali questioni - concludono - Nel solco tracciato chiaramente dal legislatore che ha inteso tutelare le scuole di montagna e dello Stato che ha provveduto, anche recentissimamente, come detto, a finanziarle, crediamo che la salvaguardia del nostro Istituto scolastico rappresenti l’unica via per mantenere un servizio scolastico efficiente e di qualità quale si è dimostrato in questi 27 anni quello erogato dall’I.C. Sassello per un comprensorio come il nostro, geograficamente complicato, e che già deve subire intollerabili sperequazioni, rispetto ai centri principali, relativamente agli altri servizi essenziali".
"Pronti a difenderci se ci dovesse essere ancora tolto un pezzo di autonomia. Bisogna incentivare le scuole montane, non provare a chiuderle" il commento del sindaco di Stella Andrea Castellini.