Fine settimana importante per le delegazioni dell'Anpi di Mondovì, Carrù e Albisola che si sono incontrate facendo visita ai comuni di Bastia e Clavesana.
La prima tappa, sabato 16 settembre, è stata al Sacrario partigiano, realizzato nel periodo 1947-1951, un luogo molto caro al territorio e dal grande valore storico. Proprio qui, infatti, sono conservate infatti le salme di 8 partigiani, mentre sulle lapidi del suggestivo vialetto sono scolpiti i nomi di circa mille partigiani caduti tra il settembre 1943 e l'apice 1945 nelle valli di Casotto, Corsaglia, Eulero e in tutte le Langhe. Il Sacrario, dedicato ai caduti del 1° Gruppo Divisioni Alpine, comandato dal noto comandante Mauri, Medaglia d'oro al Valore Militare, il 14 ottobre del 1951, venne l'allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e tutt'ora è simbolo di libertà e memoria.
A fare gli onori di casa per l'incontro con le delegazioni dell'Anpi è stato l'assessore di Bastia Mondovì, Mattia Clerico; mentre a seguire hanno portato il loro saluto il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini, la presidente dell'Anpi di Albisola Superiore Silvia Parodi; il professor Stefano Casarino e dottor Pietro Abbona dell'ANPI Mondovì e la presidente dell'Anpi di Carrù Rosita Oreglia.
"Questo è un momento di accorata riflessione sul valore del ricordo e della gratitudine che vogliamo e dobbiamo tributare a quei ragazzi. - commenta il professor Stefano Casarino, presidente dell'Anpi Mondovì - che avevano un'età media di 23-24 anni e che hanno dato la vita perché oggi noi potessimo vivere in questa libertà e in questa democrazia, che troppo spesso diamo per scontate."
Poi le Delegazioni si sono poi recate a Clavesana, Medaglia d'argento al Valore Civile, conferita il 16 giugno 1959 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, e hanno ricordato il Partigiano Matteo Lino Repetto, nato ad Albissola il 29 gennaio 1924 e morto in combattimento contro i nazifascisti a Clavesana il 15 novembre 1944.
Un ragazzo di soli 20anni, che, da soldato semplice, dopo l'8 settembre, scelse di diventare partigiano con Ignazio Vian. Più volte ferito, cadde eroicamente per coprire la ritirata ai suoi compagni e fu ricordato con grande affetto ed ammirazione dal comandante Mauri, in pagine che sono state lette per l'occasione.
Tra i partecipanti era presente anche il nipote di Lino Repetto, che ha portato ricordi di famiglia di grande tenerezza e commozione. Un ragazzo come tanti, che seppe però fare la scelta giusta. E ciò non può e non deve essere dimenticato.