Grandi difficoltà a reperire i barman e il dito è stato puntato contro le sagre.
Questo l'attacco del presidente del Sindacato Italiano Locale da Ballo (SILB) Fabrizio Fasciolo sulle carenze di personale riscontrate nella stagione estiva.
"Abbiamo avuto difficoltà nel reperire barman professionisti con la ripresa post Covid, perché le sagre sono passate da fare il ballo liscio a fare musica da discoteca dove viene allestito anche il servizio bar - spiega Fasciolo - La chiusura ora si è protratta alle 2 e fino alle 4 di notte creando delle vere e proprie discoteche alternative con tutti i servizi collaterali. È stato difficile trovare dj liberi e dei resident perché venivano pagati di più e in nero".
Fasciolo ha ricordato inoltre che dal 1986, anno di istituzione del SILB, le discoteche nel savonese erano 128 e ora in provincia di Savona ne sono rimaste solo 18.
"La provincia savonese ha il record di illegalità di intrattenimenti danzanti, circa il 90% e anche se sanzionati con la chiusura la settimana dopo riaprono - ha proseguito il presidente Fasciolo - Abbiamo un problema sulle spiagge libere attrezzate, dovrebbero chiudere con il calare del sole, ma invece durante la serata diventano discoteche a cielo aperto con oltre 1000 presenze".
Difficoltà sono state affrontate anche sul fronte del reperimento degli assistenti bagnanti. Positivo pero il bilancio stagionale.
"Abbiamo trovato grossi problemi perché usciamo da due anni di blocco totale e perché molti percepiscono il reddito di cittadinanza ma siamo riusciti in qualche modo a salvarci - ha detto Oreste De Rossi, vicepresidente del Sindacato Italiano Balneari (SIB) - Dopo un inizio stagionale nella norma ci sono stati problemi dal punto di vista meteorologico a luglio con un agosto splendido e un settembre che ci ha accompagnato fino alle aperture delle scuole. Un andamento positivo che ci voleva per dare slancio alla categoria. Abbiamo un grosso problema che è la Bolkestein ma molto bolle in pentola".