Attualità - 18 settembre 2023, 14:59

Finale, i docenti del Polo Scolastico stanno con l'ex dirigente Cascio ed esprimono "forti perplessità" sul rigassificatore

Sono 83 gli insegnanti firmatari: "Si è sempre distinta per l’impegno e la fedeltà verso le istituzioni scolastiche". Sull'impianto: "Possibili ricadute sul futuro lavorativo nel turismo dei nostri studenti"

L'Istituto Alberghiero "Migliorini" di Finale, parte del nuovo Polo Scolastico Finalese

E' una duplice presa di posizione quella espressa da 83 professori del nuovo Polo Scolastico Finalese, che riunisce i tre istituti scolastici superiori di secondo grado della cittadina rivierasca, in una lettera aperta nel quale si riporta in discussione la contrarietà al riposizionamento del rigassificatore tra Vado e la Val Bormida espressa dall'Istituto Comprensivo di Quiliano.

Se da un lato i docenti, "in qualità di liberi cittadini", esprimono solidarietà alla dirigente, la professoressa Angela Cascio, "per il grave atto intimidatorio di cui lei e il suo collegio docenti sono stati bersaglio da parte della Regione Liguria", dall'altro i professori finalesi non mancano di esprimere il proprio pensiero sull'opera in sé riportando alcune preoccupazioni, in particolare "sul futuro lavorativo del nostro corpo studentesco", scrivono.

"Lungi dal poter essere accusata di strumentalizzare a fini politici studentesse e studenti del proprio istituto, la professoressa Cascio (già dirigente dell’ex IIS Finale Ligure) - scrivono innanzitutto i docenti - si è sempre distinta per l’impegno e la fedeltà che ha mostrato verso le istituzioni scolastiche: per anni ha lavorato con dedizione, costanza e passione, affinché centinaia di giovani potessero trovare nella scuola una seconda casa e ancora oggi siamo orgogliosi di poter dire che continuiamo a seguire la rotta da lei tracciata".

"Più in generale - sottolineano invece - riteniamo preoccupante la messa in discussione della libertà di espressione dei docenti e delle deliberazioni degli organi collegiali".

Una forte perplessità è poi, come detto, circa il progetto Fsru Alto Tirreno e Collegamento alla Rete nazionale Gasdotti, "non solo perché è stato portato avanti escludendo dal tavolo decisionale le rappresentanze dell’intera provincia, ma anche per gli enormi rischi ambientali e di salute che esso comporta". 

"Per la realizzazione degli impianti verranno infatti sacrificati territori che negli anni hanno visto il fiorire di importanti presidi slowfood come l’albicocca di Valleggia, di centri di produzione viticola per la celebre Granaccia di Quiliano, chilometri di spiagge che hanno guadagnato la Bandiera Blu, nonché l’area marina protetta dell’isola di Bergeggi. Inoltre a pagare le conseguenze di questa nuova iniziativa della Regione saranno aree che hanno già dovuto fare i conti con attività altamente inquinanti e nocive per la salute" scrivono ancora i professori firmatari.

Sottolineando quindi successivamente un altro aspetto che, secondo i docenti, riguarderebbe direttamente buona parte degli studenti del neonato polo finalese: "Al di là della minaccia alla salute della comunità e al sacrificio di tante eccellenze del territorio - si legge nella lettera aperta - la nostra profonda preoccupazione riguarda anche le possibili ricadute che un simile progetto potrebbe avere sul futuro lavorativo del nostro corpo studentesco: ogni anno, presso il nostro istituto, si diplomano tantissimi giovani formati per intraprendere una carriera nel settore turistico e alberghiero, giovani che riescono facilmente a trovare un’occupazione in una provincia, come quella di Savona, che nel 2021 e nel 2022 è stata la prima per turismo della Regione, con oltre cinque milioni di presenze. L’installazione della nave Golar Tundra al largo della rada di Savona e Vado Ligure, come sottolineano i rappresentanti delle associazioni balneari, avrà un enorme impatto sui flussi turistici e metterà a rischio tantissimi posti di lavoro, costringendo molti giovani a emigrare e a spendere all’estero le competenze acquisite nella scuola pubblica italiana".

"Riteniamo pertanto che la presenza di attività inquinanti sia ormai intollerabile, oltre che per la salute pubblica e dell’ecosistema, per un territorio dall’ormai consolidata vocazione turistica e che ha tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda 2030. Invitiamo tutta la cittadinanza della provincia a riflettere su queste considerazioni e a rimanere aggiornata sulle iniziative che verranno organizzate" concludono dal Polo Scolastico Finalese.


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