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Attualità | 14 settembre 2023, 20:05

Rigassificatore, a Carcare solo la sostituzione del gasdotto già presente. L'acquedotto a Negreppie tra le possibili compensazioni

Quest'ultima l'ipotesi intavolata tra l'Amministrazione e i tecnici Snam dopo l'incontro in Regione. Mirri: "Trovata una buona collaborazione"

Rigassificatore, a Carcare solo la sostituzione del gasdotto già presente. L'acquedotto a Negreppie tra le possibili compensazioni

Una riunione, durata circa due ore, e giudicata abbastanza soddisfacente.

È quanto trapela dopo il quarto incontro tecnico tra la struttura commissariale, compresi i referenti di Snam e Rina, e i Comuni direttamente coinvolti nel progetto di posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale.

In Regione è stato il turno del Comune di Carcare, con l’amministrazione comunale giunta a Genova per chiarire gli aspetti specifici del progetto sul territorio comunale.

"Abbiamo trovato una buona collaborazione da parte dei tecnici di Snam che hanno illustrato gli interventi previsti, sia in mare e sia per quanto riguarda il tracciato che sale in Val Bormida e quindi riguarda il nostro territorio comunale - ha commentato al termine dell'incontro il sindaco carcarese Rodolfo Mirri - a Carcare è prevista solo la sostituzione del gasdotto già presente, ci è stato assicurato che non saranno intaccate strade o altre zone". 

Per l'occasione il Comune valbormidese ha portato in Regione le istanze della cittadinanza, in primis quelle legate al tema della sicurezza e del rischio legato ad un possibile inquinamento marino ma non solo: argomenti emersi dopo l'assemblea organizzata proprio dall'amministrazione e tenutasi lo scorso venerdì (leggi QUI). 

Nel corso dell'incontro sono state esposte le caratteristiche tecniche dell’intero progetto evidenziando, inoltre, gli aspetti legati alla tutela della sicurezza e dell'ambiente, in relazione sia al tratto a mare che a quello a terra. In particolare, è stata esaminata la parte di tracciato che interessa il Comune di Carcare e, per quanto riguarda il tratto a terra, è stato evidenziato come il progetto non interferisca con i siti della Rete Natura 2000. Sono, inoltre, stati illustrati i diversi studi di impatto ambientale, tra i quali: lo studio modellistico di dispersione termica/chimica al largo del Terminal portuale di Vado Ligure; lo studio modellistico delle ricadute in atmosfera e quelli di simulazione dell’impatto acustico dell’impianto onshore sia durante la fase di cantiere che del futuro impianto in esercizio. Nel corso della presentazione sono state illustrate anche le opere di ripristino e mitigazione ambientale che Snam è solita attuare in situazioni simili. I tecnici Snam hanno mostrato la massima disponibilità nel rispondere alle domande poste dai rappresentati del Comune di Carcare. Come peraltro già fatto nei precedenti incontri con le altre amministrazioni comunali interessate dal progetto, hanno anche illustrato le motivazioni del ricollocamento della nave rigassificatrice Golar Tundra, precisando come l’area dell’alto Tirreno risponda ai requisiti fondamentali per questo impianto.

"Il confronto tecnico con il sindaco, gli amministratori e i tecnici del comune di Carcare è stato nel complesso positivo, come quelli con gli altri Comuni che si sono svolti fino ad oggi, e ha riguardato prevalentemente l'impatto sul territorio del comune di Carcare e quindi il tracciato del metanodotto. Poi è stato anche affrontato il più complesso tema dell'impianto a mare. La finalità di questi incontri resta quella di affrontare le questioni che riguardano ciascun comune e, per quanto possibile, risolverle. I tecnici del Comune hanno posto delle domande e hanno anche dato suggerimenti che sono stati recepiti, come alle domande è stata data risposta. Si tratta ovviamente di un lavoro in progress. La principale questione che interessa i Comuni dell’entroterra è legata alla cantierizzazione e alla dimensione delle strade: su questo aspetto è stato ampiamente spiegato come verranno realizzati i lavori. Questi incontri sono anche di ausilio ai tecnici di Snam per approfondire meglio e definire più attentamente il tracciato del metanodotto, che potrà subire modifiche rispetto al progetto iniziale. I principali timori riguardano la vicinanza alla costa e l'incidenza della tipologia di lavorazione, che è ‘a ciclo aperto’ anziché ‘a ciclo chiuso’: su questo i tecnici di Snam hanno già spiegato, e spiegheranno nelle opportune sedi, inclusa la Via nazionale, le motivazioni della scelta del ciclo aperto. Ovviamente la Via nazionale comprenderà anche valutazione dell’impatto sulla salute". Queste le parole del coordinatore della struttura commissariale Nicola Giancarlo Poggi, direttore generale della Direzione centrale Organizzazione e del Dipartimento Ambiente e Protezione civile della Regione Liguria.

La riunione si è conclusa con la richiesta, accolta, di valutare nuovi incontri in presenza. Una modalità di confronto che permette agli amministratori locali di intervenire per sottoporre domande ai referenti del progetto. I tecnici hanno fornito punto per punto tutti i chiarimenti richiesti rendendosi ampiamente disponibili a ulteriori aggiornamenti. La struttura commissariale specifica, inoltre, che i soggetti interessati potranno chiedere la valutazione di verifiche, osservazioni, richieste di integrazioni o modifiche relative a un percorso che si svolgerà nei prossimi anni e che quindi prevede diversi momenti di condivisione.

In conclusione, il Comune valbormidese ha intavolato con i tecnici di Snam - in caso di sviluppo positivo dell'iter del progetto - la possibilità di discutere della realizzazione di un collegamento di località Negreppie con l'acquedotto comunale.

Il prossimo tavolo tecnico è previsto giovedì 21 settembre con il Comune di Cairo Montenotte nella stessa sede regionale di via Fieschi. Nelle scorse settimane i tecnici sopra citati hanno regolarmente svolto incontri analoghi con i comuni di Vado Ligure, Savona e Quiliano.

Redazione


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