Perché la nave si sposta da Piombino? Oppure se è vero che la Golar Tundra sversa cloro in mare, perché è così vicina alla costa e se a Quiliano ci saranno espropri.
Queste sono alcune delle domande poste al presidente della Regione Liguria e commissario Giovanni Toti in una diretta sul proprio profilo social, contestata a più riprese sia dai cittadini stessi che dagli amministratori (su tutti il sindaco di Savona Marco Russo) per un mancato confronto diretto sui territori.
Cominciando dal ricordare che "il progetto presentato da Snam, soggetto attuatore del Piano energetico nazionale varato dal Governo Draghi e portato avanti dal governo Meloni, non è definitivo e approvato", in attesa che nei prossimi mesi venga "accuratamente esaminato da una serie di strutture e soggetti in modo da garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente marino, capisaldi irrinunciabili".
Un lasso di un anno circa di tempo nel quale si terrà la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale (V.I.A.), cui si aggiunge anche il vaglio della Conferenza dei servizi: il tutto col coinvolgimento di "53 enti e soggetti tecnici, tra cui i Vigili del Fuoco, le Asl, la Capitaneria, deputati a rilasciare le indispensabili autorizzazioni. Solo se tutti i passaggi andranno a buon fine, con tutte le modifiche che i Comuni o altri soggetti potranno chiedere, quel progetto sarà realizzato" ha quindi detto Toti.
"Tutte le procedure non solo sono pubbliche - ha poi aggiunto - ma potranno anche essere criticate, osservate, migliorate, anche da ogni singolo cittadino. La Capitaneria deciderà quali sono le regole e se i 4 km di distanza sono coerenti o se vanno spostati".
Il presidente ligure si è anche soffermato sui motivi per i quali sono presenti diverse navi rigassificatrici nei mari italiani: "Il gas sarà necessario a questo Paese per molti anni: si stima che nel 2030 consumeremo 50 miliardi di metri cubi di gas. Il sistema dei gasdotti e dei rigassificatori garantisce a tutti i cittadini di avere il gas a casa propria a prezzi accettabili. Inoltre la Liguria ospita il primo sistema portuale italiano: abbiamo il dovere di essere a disposizione del sistema Paese, perché questo comporterà investimenti e crescita per la nostra regione. Smettiamola di avere paura del futuro e di andar dietro al ‘popolo dei no’: quel no di oggi potrebbe trasformarsi in un posto di lavoro in meno o in una bolletta che una famiglia o un’impresa non riesce a pagare. E tutto questo non possiamo permettercelo, in un quadro in cui la guerra non è purtroppo finita e pochi mesi fa assistevamo a proteste per il caro energia. Fino a quando non sarà attuato il Piano per la sicurezza energetica non saremo al riparo".
Tra le domande più gettonate quella circa lo spostamento dall'attuale sede della Golar Tundra: "Piombino ha detto no ma lo sta ospitando in una banchina del suo porto e ritengo che abbiano diritto a riaverla, è infatti una sistemazione provvisoria. A Piombino non è stato segnalato nessun problema e infatti in funzione. E' evidente che i grandi consumatori di gas, che vengono da Lombardia, Piemonte, le industrie della Liguria, Vado è molto più vicina a quelle realtà e alla rete nazionale gas e non Piombino che si trova nell'estremità centrale - ha detto Toti - Il Governo ha pensato che sia evidentemente più logico posizionarlo al largo delle coste savonesi che sono in linea d'aria a poche decine di km dai grandi utilizzatori di quel gas oltre ad avere un'area portuale che è già utilizzata per lo stazionamento delle navi".
In merito all’area cosiddetta ‘charlie’ in cui è previsto il posizionamento della nave ha poi detto: "Tra i porti di Vado e di Savona che sono una ricchezza, in quello spazio di mare dove verrà ancorata già oggi stazionano all'incirca 200 navi l'anno per 12-24 ore, ci sono 1-2 navi al giorno che aspettano di entrare in porto che portano contenitori a volte con prodotti chimici all'interno, rinfuse liquide più pericolose del gas e addirittura petrolio. Ci sono già navi che costantemente occupano l'orizzonte a 4 km".
"E' falso che la nave sversa cloro, come comunicato dall'azienda non esistono rischi né per la flora, né per la fauna - ha quindi ribadito il governatore - ma nel caso ce lo faremo dire dal Ministero dell'Ambiente durante la Valutazione di Impatto Ambientale. Non sarà inondato da candeggina in alcun modo, il cloro che sarà sversato sarà molto al di sotto dei limiti previsti dalla legge, sarà 0.2 mg per litro. L'uscita dell'acqua dal rigassificatore sarà più fredda ma al massimo di 7 gradi ma a 20 metri dalla nave torna già alla temperatura originaria e non altera minimamente l'ambiente marino".
Sul rischio esplosioni, il Commissario ha invece spiegato che "non è mai accaduto nulla del genere fino ad oggi nel mondo. Semmai dovesse accadere, gli studi di sicurezza prevedono un raggio di impatto di circa 400 metri, ben distante dalla terra ferma. Anche perché il GNL non inquina ed è molto volatile, è una sostanza assai meno pericolosa della benzina o del petrolio".
E' stata posta anche la preoccupazione in merito alle interferenze sulle tubazioni a Quiliano e sugli espropri, che sarebbero previsti a Valleggia in località Gagliardi. "Stiamo lavorando per chiedere che il tracciato delle nuove tubazioni a terra sia compatibile con le aree agricole esistenti", ha assicurato Toti.
"Si sta lavorando perché i tubi di Tirreno Power e Snam non debbano darsi fastidio l'uno con l'altro. Al momento non sono previsti espropri e sui territori agricoli stiamo lavorando per rendere compatibile il tracciato dei tubi sull'utilizzo dei campi. Non ci sarà nessuno sfratto - ha precisato Toti che conclude - Credo che quest'opera si farà perché non ci saranno dubbi. Smettiamola di avere paura del progresso".
"Snam gestisce 33 milioni di chilometri di tubi del gas in tutto il Paese, che alimentano le nostre case - ha ricordato Toti -. Il rigassificatore di Vado Ligure è un’opera di interesse nazionale come strade, autostrade, reti elettriche e tutto quello che serve ad un Paese per garantire l’energia a prezzi ragionevoli: per questo le comunità locali è giusto che abbiano voce in capitolo ed è prioritario e irrinunciabile che sia garantita la piena sicurezza ma non si può impedire la realizzazione di un’opera che serve a milioni di italiani".
Non sono mancate però le polemiche sotto la diretta: dai commenti bloccati, alle domande che secondo molti sarebbero già state impostate a tavolino (è stato specificato da Toti che sarebbero giunte in Regione).