"Davvero strano, il sindaco di Piombino di Fratelli d'Italia, perciò la destra del centrodestra, ha lottato come un leone contro il rigassificatore, definendolo un rischio per la città. Invece Toti e il centrodestra Ligure lo bramano come si trattasse del Santo Graal".
Cosi commenta in una nota Grande Liguria che aggiunge: "Ieri il presidente della Regione ha dimostrato tutta la sua supponenza e arroganza, non partecipando, seppur invitato, alla commissione monotematica che si è tenuta a Savona. Così dopo il menefreghismo sulla situazione drammatica che sta vivendo la sanità savonese, ha confermato che per lui, la seconda provincia della Liguria non conta nulla".
"Ma i cittadini sanno che il rigassificatore, oltre ai rischi la pericolosità che comporta, andrà ad intaccare l'economia turistica di Savona e dei comuni limitrofi? Per motivi di sicurezza è prevista un'area di interdizione alla navigazione di tre miglia, circa sei km, pertanto vista l'esigua distanza da riva non sarebbe possibile la navigazione e neppure la balneazione. Tutto questo causerà il cambio di arrivi e partenze delle navi da crociera verso altri porti, generando un danno economico notevole, non solo alla città di Savona e Vado Ligure, ma di tutta la provincia".
Grande Liguria insiste nel tenere una posizione decisa: "Ovvero un 'no' enorme al rigassificatore, non ci interessano spostamenti, compensazioni o altro, noi il mostro non lo vogliamo. Abbiamo aderito al coordinamento di partiti e associazioni, nonché partecipato domenica alla catena umana".
"Siamo pronti con atti concreti a combattere questa scelta sventurata che Toti e la sua maggioranza hanno deciso senza neppure coinvolgere i territori", concludono da Grande Liguria.