L’Alleanza Verdi Sinistra è impegnata dai primi di agosto – appena è stato annunciato- a contrastare la scelta di portare in Liguria un secondo impianto rigassificatore: "Il progetto è sbagliato nel metodo perché si basa su una politica muscolare che impone le decisioni dall’alto senza preoccuparsi dei danni collaterali all’ambiente e alle attività produttive (turismo e agricoltura)".
"Soprattutto il progetto è sbagliato nel merito. Riporta indietro di 30 anni l’Italia legandola alle fonti fossili proprio mentre il mondo più sviluppato si sta impegnando per azzerarle. E’ previsto ad una distanza dalla costa critica in caso di incidente, senza che ci sia una motivazione esplicita. Ricade interamente all'interno del “Santuario dei cetacei" rischiando di essere un fattore di disturbo per i mammiferi marini. Preclude le attività di agricoltura e pesca, con l’occupazione delle aree per il gasdotto e la zona di rispetto per la sicurezza in mare",
"Per invogliare i cittadini, che già si sono dimostrati molto sensibili, a informarsi ulteriormente, prendendo coscienza di tutti gli aspetti del problema, da venerdì prossimo sarà affissa una campagna di manifesti informativi (di seguito allegati) promossa da Alleanza Verdi Sinistra sull’argomento".
"Auspichiamo che in tutto il territorio della provincia di Savona prosegua e cresca la mobilitazione dal basso, fino ad ottenere l’abbandono del progetto come è successo a Piombino. Siamo grati a Piombino per la loro vicinanza e solidariet - conclude Alleanza Verdi Sinistra - Ci impegneremo sul terreno tecnico e su quello politico con la mobilitazione dei cittadini per arrivare all'obiettivo della rinuncia al rigassificatore".