Progetto rigassificatore, il comune di Savona mette in campo tre mosse: con una nota al commissario straordinario di Governo reclama di essere formalmente invitato a partecipare alla Conferenza dei servizi, chiede a Toti di fermarsi e sospendere i termini del procedimento e incarica i consulenti.
“L'impatto del progetto sul territorio del comune di Savona è insostenibile – chiarisce il sindaco Marco Russo - e questo non solo giustifica il coinvolgimento nella Conferenza dei servizi, ma necessita anche che Toti si fermi e ascolti la voce che sale dal nostro territorio in modo sempre più forte ed esteso. Non è certo con una diretta Facebook che si coinvolge un territorio”.
La lettera al Commissario Toti, firmata dal sindaco, formalizza quanto era già stato annunciato il 7 settembre, al termine dell'incontro tecnico in Regione. Lo scopo delle richieste è avere un ruolo formalmente riconosciuto e di concedere alle amministrazioni locali più tempo per elaborare la propria posizione.
Per quanto riguarda i consulenti, il comune di Savona ha proceduto a incaricare lo Studio Terra di Marco Stevanin, già al lavoro per le medesime problematiche per conto dei comuni di Bergeggi e Quiliano. Infatti, in seguito agli accordi presi tra i comuni del comprensorio nella riunione del 4 settembre, si è concordato di affidare l'incarico agli stessi professionisti, per completare la consulenza in tutti i suoi aspetti.
“Poiché il comune di Bergeggi e il comune di Quiliano avevano già chiesto di valutare gli impatti sull'Area Marina Protetta, sui parametri ambientali e di rischio di incidente rilevante con particolare riferimento alle opere a terra, il comune di Savona ha integrato l'incarico con le parti mancanti ossia l'impatto sanitario e le ricadute in atmosfera al fine di formare un quadro esaustivo e completo per quanto riguarda tutta l'area vasta”, conclude il sindaco.