Attualità - 12 settembre 2023, 10:09

Rigassificatore, i cittadini di Carcare (e non solo) prendono posizione: "Non lo vogliamo"

Ieri sera si è tenuto un incontro pubblico promosso dall'amministrazione comunale. Il sindaco Mirri: "Porteremo in Regione le istanze della comunità"

La sala gremita. Uno stato d'animo che arde contro una decisione calata dall'altro. L'iter è solamente all'inizio, ma i cittadini di Carcare (e non solo) hanno già preso posizione contro il rigassificatore.

In vista della riunione che si terrà il prossimo 14 settembre in Regione, ieri sera, presso i locali del centro polifunzionale, si è tenuto un incontro pubblico organizzato dall'amministrazione comunale. Oltre al primo cittadino Rodolfo Mirri, nelle vesti di moderatore di lusso, hanno preso parte il biologo marino Paolo Bernat e il consulente tecnico ambientale Giulio Save. 

"Come prima cosa dobbiamo tutelare tutto il territorio - commenta Mirri - In Regione porteremo le istanze dei cittadini. La grande adesione alla catena umana di domenica pomeriggio dimostra che quando c'è unione d'intenti si possono raggiungere grandi risultati". 

Durante la serata è stato spiegato come funziona la nave rigassificatrice, le caratteristiche del tracciato e la conformazione del mar Ligure. Una parte del discorso è stato riservata alle criticità del progetto: "Questa enorme struttura andrà a modificare la percezione dell'intera costa, anche visivamente, in un territorio a vocazione turistica - spiega Save - La fuga dei turisti è praticamente sicura. Tutto questo comporterà ripercussioni sul comparto economico. La Liguria ha già un rigassificatore, e per la regola del Burden Sharing, ora toccherebbe ad altri. Ma si sa, la nostra Regione è piccola e bella, soprattutto in provincia di Savona. Forse è per tale motivo che viene spesso oltraggiata"

Save si è poi soffermato sulla posizione della nave: "Nessun rigassificatore è situato cosi vicino alla costa. Un incidente, sempre possibile, potrebbe avere conseguenze a terra. Inoltre, se le prescrizioni di sicurezza impongono un divieto di navigazione e pesca in un raggio di 2 miglia nautiche, le attività del porto di Vado Ligure, della piattaforma container e delle imbarcazioni turistiche e da pesca non hanno nessuna possibilità di sopravvivere". 

Il biologo Bernat ha spiegato le caratteristiche del mar Ligure: "La presenza di una scarpata continentale assai profonda rende impraticabile la realizzazione di impianti off-shore, ossia installati sullo specchio d'acqua". 

"Il mar Ligure è caratterizzato dalla presenza di canyon sottomarini - aggiunge - La formazione è dovuta all'erosione del fondale marino provocata dai sedimenti trasportati a mare da torrenti e fiumi. Tali canali rappresentano una rete alimentare per i mammiferi marini". 

In questo scenario è previsto l'inserimento della nave rigassificatrice: "Stiamo parlando di un impianto che andrà a prelevare 18mila metri cubi d'acqua di mare all'ora", prosegue Bernat.

Tale acqua verrà utilizzata negli scambiatori per riscaldare il gas liquefatto. Una volta filtrata, sarà poi clorata per non consentire che all'interno della rete di tubi nascano quegli animali che si vedono sulle chiglie delle barche.

"L'acqua raffreddata e clorata verrà poi ributtata in mare, sterilizzandone una certa quantità. All'interno degli studi ambientali, attualmente, non c'è nessun riferimento sull'effetto che tale processo potrà avere sulle comunità del fondo", conclude Bernat. 

Terminati gli interventi dei due relatori, la parola è passata alle persone sedute in platea: "Nel corso della serata tra il pubblico ho sentito dire più volte che 'il mare è di tutti'. Questa grande attenzione ambientale rappresenta una base importante. Auspico la medesima solidarietà quando si parlerà della questione termovalorizzatore", ha commentato il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello. 

"Si tratta dell'ennesimo episodio calato sul nostro territorio senza un confronto - attacca Andrea Pasa, segretario generale della Cgil Savona - Non ci dobbiamo abituare a questo modello di fare politica profondamente sbagliato. Come già detto ad alcuni amministratori locali, non facciamoci intrappolare con le compensazioni". 

"Ogni progetto che riguarda la questione ambientale tocca sul nostro territorio e con ragione un nervo scoperto - prosegue Roberto Molinaro, sindaco di Cosseria - Come amministratore chiedo ai politici massima trasparenza e informazioni". La serata è continuata con l'intervento di associazioni e cittadini. 


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