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Politica | 06 settembre 2023, 14:20

Termovalorizzatore nel savonese, Scarone (M5S): "La situazione della Val Bormida non può essere appesantita ulteriormente"

"Bruciare i rifiuti per produrre energia si è dimostrata una tecnologia superata, ma da molti amministratori locali posizioni ambigue"

Termovalorizzatore nel savonese, Scarone (M5S): "La situazione della Val Bormida non può essere appesantita ulteriormente"

" può dire che la giunta Toti sia in forte ebollizione, questo perché la serie di decisioni del presidente e commissario ligure di questi ultimi giorni hanno alzato di molto la temperatura dei cittadini della provincia savonese. Dopo Vado Ligure ora è la volta della Val Bormida che ancora presenta criticità ambientali e epidemiologiche pesanti (Cokeria di Bragno) e scandalosamente non risolte. Questa situazione non può essere appesantita ulteriormente. Senza considerare che nel frattempo bruciare i rifiuti per produrre energia si è dimostrata una tecnologia superata, tanto che l'Unione Europea l'ha esclusa dalla possibilità di ricevere finanziamenti".

Così, attraverso una nota stampa, Stefania Scarone, Coordinatrice Provinciale del Movimento 5 Stelle in merito all'ipotesi di realizzazione di un termovalorizzatore in Val Bormida.

"Ci si è resi conto infatti che, nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione, bruciare il peggior combustibile esistente al mondo (RSU) sebbene per produrre energia non è più una buona idea - prosegue la notaE ciò è divenuto ancora più evidente per la nascita di nuove tecnologie, di cui l'Italia è tra i leader, che trasformano i rifiuti indifferenziati in materia prima pregiata per la sintesi chimica senza generare emissioni. Senza dimenticare che differenziare i rifiuti urbani e nello stesso tempo costruire nuovi inceneritori è una palese contraddizione".

"Questo ci aspetteremmo di sentire da chi rappresenta la Provincia e dalla neo commissaria regionale Monica Giuliano dell’agenzia regionale dei rifiuti. Invece le posizioni di molti amministratori locali, tra cui spicca il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini continuano a dimostrarsi ambigue, attendiste, seguendo la prassi ipnotica e politica del blandire e rassicurare i propri cittadini. Il principio metaforico di Noam Chomsky sulla rana bollita, che descrivere la capacità dell'individuo di adattarsi a situazioni spiacevoli senza reagire se non quando è troppo tardi, ben si adatta al contesto valbormidese".

"Ebbene forse questa volta l’ingranaggio comunicativo regionale non ha funzionato bene o gli interessi economici hanno bussato tutti insieme alla porta, esagerando. Hanno gettato sul savonese contemporaneamente due questioni altamente impattanti come il termovalorizzatore e il rigassificatore. A questo riguardo vogliamo ribadire che il M5S è contrario all'ipotesi di un termovalorizzatore (inceneritore) in Val Bormida, non importa se collocato a Ferrania o vicino alle aree di cairo Montenotte dove proprio ora si sta abbattendo un'intera collina o in qualsiasi altra area valbormidese" concludono dal M5S provinciale.

 

 

Comunicato Stampa

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