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Politica | 05 settembre 2023, 14:47

Consiglio Comunale ad Albenga, Munì e Minucci diserteranno la seduta: "Una farsa, non aggiunge nulla alla partecipazione dei cittadini"

"Il Consiglio è una cosa seria, dobbiamo garantirne e preservarne la dignità istituzionale: questa corrida in piazza incompatibile con questi principi"

Consiglio Comunale ad Albenga, Munì e Minucci diserteranno la seduta: "Una farsa, non aggiunge nulla alla partecipazione dei cittadini"

"Non ci presteremo a tale farsa e pertanto questa sera non saremo presenti al consiglio comunale". E' questa la posizione presa dai consiglieri comunali ingauni Vincenzo Munì e Riccardo Minucci circa l'assise cittadina con a tema l'accoglienza dei migranti all'ex Anfi di Vadino convocata in seduta pubblica in piazza.

"Giunti a questo punto sentiamo il dovere di prendere una posizione chiara e netta su questa triste querelle scaturita dalla convocazione del consiglio in piazza San Michele" scrivono i due consiglieri in una nota congiunta dove sottolineano come la convocazione in sede straordinaria sia "frutto esclusivamente di strategia elettorale, basata su una ricostruzione dell'intera vicenda che riteniamo oltremodo scorretta".

"Infatti - precisano i due firmatari della nota - dai fautori della proposta è stato sostenuto che lo svolgimento in pubblica piazza è necessario a garantire la partecipazione democratica dei cittadini. Tuttavia, come si è potuto leggere sui quotidiani, già il Prefetto ha segnalato elementi idonei a sconfessare tale necessità. Giova ricordare che in relazione ad ogni seduta del consiglio comunale è redatto apposito verbale, nel quale sono riportati tutti gli interventi della seduta. Inoltre, la possibilità di seguire in tempo reale lo svolgimento dei lavori è garantita tramite la diretta streaming sul canale multimediale del Comune. Per tali ragioni, le motivazioni poste a sostegno della convocazione in sede straordinaria appaiono deboli e pretestuose".

"Sotto altro profilo - aggiungono Munì e Minucci - lo svolgimento della seduta in pubblica piazza non garantisce in alcun modo una partecipazione maggiore per i cittadini presenti, i quali, secondo il regolamento del Consiglio Comunale, non posso intervenire e non possono intralciare lo svolgimento della seduta. Chiediamo, dunque, è necessario spendere una rilevante somma di soldi pubblici per svolgere un consiglio comunale in modalità del tutto singolare, senza alcuna plausibile necessità o maggiore garanzia di partecipazione?".

La gravità di questa vicenda non si limita ai profili tecnici della convocazione però, secondo i consiglieri: "Letta la proposta avanzata dalla minoranza, riteniamo fondamentale informare i cittadini delle reali possibilità del sindaco in relazione ad una vicenda che appartiene alla materia dell'immigrazione. Ebbene, il sindaco (e il Comune in generale) non ha alcun potere in ordine a tale materia, il quale è attribuito dalla Costituzione esclusivamente allo Stato e, di conseguenza, ai suoi organi periferici".

"Pertanto, ci troviamo di fronte ad una convocazione straordinaria, sulla cui legittimità sono state sollevate da più parti perplessità - proseguono - non garantisce maggiore partecipazione; rischia di intralciare il corretto svolgimento dei lavori; volta a discutere la deliberazione di una proposta che esula dai poteri riconosciuti ad un Comune dalla Costituzione".

"In ultimo, teniamo a ricordare che il Consiglio Comunale è una cosa seria, che era presente prima degli attuali consiglieri e sarà presente anche dopo. È compito di ogni membro garantirne e preservarne la dignità istituzionale. Per noi, la corrida in piazza è comportamento incompatibile con tale dignità dell'istituzione" continuano.

"In conclusione per tutte queste ragioni, come rappresentanti cittadini, ribadiamo la nostra indisponibilità a questo triste spettacolo, ed invitiamo anche tutti gli altri membri del consiglio comunale che ritengono di condividere la nostra visione delle istituzioni a prendere una posizione netta su tale questione. Non si tratta di tecnicismi, ma di scelte politiche: di come riteniamo debba essere svolto il nostro ruolo di consiglieri" chiosano i consiglieri Munì e Minucci.

Redazione

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