"Da qualche giorno stiamo assistendo a un dibattito surreale tra i principali esponenti della politica regionale e locale. Il motivo del contendere è il progetto SNAM che prevede la collocazione della nave Golar Tundra per almeno 17 anni a meno di 3 km dalle spiagge savonesi".
Comincia così l'analisi del comitato "Pensiero Critico" di Savona sulla vicenda del rigassificatore. Una lettura degli eventi che non risparmia nessuno degli attori coinvolti e parte da una lettura geopolitica della questione.
"Per fare chiarezza sul dibattito, che vede principali protagonisti il governatore Toti e il sindaco Russo, occorre premettere che nessuno dei due contendenti, accomunati dalle sfilate in piazza con i colori dell'Ucraina, potrà mai dire la verità, ossia che il peccato originale a monte di questo progetto è l'aver imposto alla Russia delle sanzioni che hanno come principale risultato l'impoverimento della nostra economia e delle famiglie italiane. Senza sanzioni, infatti, non si renderebbe necessario comprare il ben più costoso gas liquido americano e la Golar Tundra non avrebbe ragione di trovarsi nei nostri mari.
"Al di là dell'analisi geopolitica - continuano dal comitato -, il nostro governatore avrebbe comunque potuto far notare al governo, di cui ha lo stesso colore politico, che la scelta di collocare il rigassificatore davanti a Savona (dove, oltre a non farsi vedere, non ha nemmeno interpellato la popolazione che potrebbe subire degli espropri) renderebbe la Liguria l'unica regione italiana ad avere ben due impianti di questo tipo sul proprio territorio. Non male per una regione che da sola fa circa la metà degli abitanti di una città come Napoli".
"Non si può infine non notare l'ipocrisia di chi in questi giorni si sta appellando alla mancanza di democrazia e al diritto alla salute - aggiungono - A queste persone, in particolare agli esponenti di CGIL e di Sinistra Italiana, vorremmo domandare se non hanno vergogna ad utilizzare suddetti termini dopo due anni in cui, sostenendo lo strumento del green pass, hanno privato del diritto al lavoro e alla salute chi non ha voluto sottoporsi a un trattamento sanitario sperimentale e certamente non privo di effetti avversi".