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Attualità | 05 settembre 2023, 13:41

Inceneritore in Val Bormida, il Wwf: "Il Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche non lo prevede"

"Questa proposta di incenerimento dei rifiuti risulta disallineata dall'evoluzione in corso delle politiche ambientali UE"

Inceneritore in Val Bormida, il Wwf: "Il Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche non lo prevede"

Il Wwf interviene sull'ipotesi inceneritore o termovalorizzatore nelle ex aree industriali della Val Bormida. 

"A seguito delle condivisibili contrarietà espresse dagli amministratori locali, nonché delle incomprensibili proposte del presidente della provincia di Savona e in ultimo le ipotesi definite 'premature' della Commissaria della neo Agenzia Regionale dei Rifiuti, ricordiamo a tutti gli amministratori interessati che il vigente Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche 2021-2026 aggiornato ed approvato lo scorso anno in Consiglio regionale della Liguria, non prevede la realizzazione sul proprio territorio regionale di impianti di incenerimento, ma bensì in via prioritaria come recita lo stesso: 'La scelta è ricaduta, sulla base di valutazioni soprattutto di carattere ambientale, prioritariamente su un impianto di riciclo chimico (“waste to chemical”) in grado di produrre idrogeno e metanolo riutilizzabili localmente in distretti verdi'". 

"Solo nel caso tale soluzione non fosse realizzabile, il Piano scartata anche l’ipotesi del CSS (Combustibile Solido secondario), potrebbe prevedere eventualmente in sub ordine un impianto di valorizzazione energetica (incenerimento). Ricordiamo inoltre che il piano regionale sui rifiuti prevede al 2026 una percentuale media ligure di raccolta differenziata al 67%, previsione bassa rispetto a molti comuni che addirittura hanno già superato il 70-80% lo scorso anno".

"Pertanto visto che i dati ipotizzabili dal Piano regionale parlano di un residuo totale sul territorio regionale di rifiuti non differenziati (RUR) annuo tra le 100.000 tonnellate e max fino circa 160.000 tonnellate, cifre che, con quote superiori di raccolta differenziata potrebbero tranquillamente scendere al di sotto delle 80000 tonnellate.; cadrebbe la sostenibilità economica oltre che sociale ed ambientale, di realizzazione di un impianto di incenerimento o valorizzazione energetica dei rifiuti sul territorio regionale". 

Il Wwf evidenzia criticità nelle previsioni sulla gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), sottolineando come la proposta di prevedere l’incenerimento del RUR sia in contraddizione con gli obiettivi generali dell’agenda ambientale UE e con lo stesso piano regionale.

"Riguardo alle azioni come riduzione, riuso e riciclo (incluso quello organico) sarebbe stata opportuna una maggiore concretezza nelle indicazioni operative con un confronto con le realtà locali soprattutto con quelle che hanno superato la soglia dell’80% di raccolta differenziata".

"Questa proposta di incenerimento dei rifiuti risulta disallineata dall’evoluzione in corso delle politiche ambientali UE e rischia di fuorviare le scelte strategiche alla base dei Piani di settore per i prossimi anni e lustri, facendole divergere rispetto alle politiche UE sulla Economia Circolare e ad altre politiche ambientali. E sembra ignorare le scelte europee di escludere l’incenerimento dei rifiuti dalla tassonomia e l’imminente (al più tardi dal 2028) eliminazione dell’esenzione degli inceneritori dallo schema ETS che renderanno ancora meno conveniente dal punto di vista economico la scelta di bruciarli". 

"Il recente piano regionale approvato dovrà essere invece un’occasione per ridefinire le strategie regionali individuando le azioni necessarie di riduzione e di minimizzazione del RUR, con un confronto con i territori, affinché si possa puntare a obiettivi più ambiziosi di quelli minimi definiti nelle Direttive, perseguendoli nella operatività locale e nella definizione degli strumenti di supporto", concludono dal Wwf.

Comunicato stampa

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