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Attualità | 05 settembre 2023, 12:45

Cgil Savona: "La provincia chi rappresenta e che cosa? Toti vuole imporre un modello di sviluppo senza confronto"

Il sindacato all'attacco sul progetto rigassificatore e sulle vertenze industriali irrisolte da tempo

Cgil Savona: "La provincia chi rappresenta e che cosa? Toti vuole imporre un modello di sviluppo senza confronto"

"La provincia di Savona chi rappresenta e che cosa? La politica regionale ha abbandonato il territorio e pretende di imporre modelli di sviluppo profondamente sbagliati e pericolosi per la salute delle persone e l'ambiente. Il silenzio assordante di chi ha la responsabilità di rappresentare il territorio a livello regionale, sul modello di sviluppo che Toti vuole imporre senza confronto, non ha eguali nella storia recente". 

Questo l'attacco da parte della Cgil Savona che prosegue: "Il modello di sviluppo del territorio savonese è stato costruito con il confronto, la discussione e infine condividendo le necessità tra tutti i soggetti economici e sociali. Un percorso che tiene in equilibrio un'economia multivocazionale fatta da industria, portualità,  agricoltura e turismo, che devono convivere e svilupparsi tutelando fortemente l’ambiente". 

"Il progetto del rigassificatore nelle acque tra Vado e Savona spezza senza se e senza ma questo equilibrio, peggiorando la vita delle persone, l’ambiente, l’economia e l’occupazione. Al territorio non servono cose costruite nè dalla Regione, né dal governo, neppure con le tantissime risorse del Pnrr, uno straordinario investimento infrastrutturale e nella filiera della riconversione energetica per migliorare e ambientalizzare ciò che già esiste, soprattutto nell'entroterra savonese, e non certamente investire su nuovi impianti fortemente dannosi per la salute e la sicurezza delle persone e dell’ambiente". 

"La politica è una cosa seria e meravigliosa, ma lo è anche quando viene utilizzata per migliorare le condizioni di vita delle persone e non il contrario. Chi ha la responsabilità politica di rappresentare il territorio, anche quello savonese, ascoltando le comunità savonesi e i cittadini, si accorgerà che le posizioni del presidente Toti relative al modello di sviluppo della provincia di Savona sono profondamente sbagliate e non accettate dalla maggioranza schiacciante delle persone che vivono sul territorio. E' necessario mettere da parte le appartenenze politiche e lavorare per il bene dei cittadini". 

"Il territorio savonese ha bisogno di tanto, da una sanità pubblica che risponda alle necessità delle persone alle infrastrutture, nonché risolvere le crisi industriali irrisolte da troppo tempo e di cui l'amministrazione regionale si è dimenticata,  abbandonando migliaia di lavoratori. Si hanno notizie di ciò che sta accadendo ai dipendenti di Sanac, LaerH, Piaggio Aero e Funivie?, si chiede la Cgil Savona. 

"Ecco, prima di voler imporre al nostro territorio il rigassificatore (sarebbe l'unicum a livello mondiale ospitarne due in una Regione piccola come la nostra), il deposito Gnl, la costruzione dei cassoni per la diga foranea di Genova, e ora, addirittura il termovalorizzatore in Val Bormida, quella Val Bormida dove l'amministrazione Toti ha deciso di cancellare un ospedale, la Regione deve dare risposte su ciò che davvero serve ai cittadini savonesi". 

"Da qualche giorno è scaduto il bando per l'affidamento dei lavori per la ricostruzione dell'impianto delle Funivie, fermo oramai da quattro anni. La Piaggio Aero e la Laerh di Albenga attendono una posizione chiara da parte del ministero da troppo tempo. Sulla Sanac si sono fatti solamente vedere per la campagna elettorale di settembre, da allora sono passati due anni. Nel frattempo il ministero non ha fatto nulla. Infine sullo stabilimento della Alstom – ex Bombardier – da oltre 6 mesi, dall'ultimo incontro con il ministro Urso, stiamo attendendo una risposta ufficiale e definitiva rispetto all’investimento su Vado Ligure attraverso le risorse ministeriali e di Invitalia". 

"Ad oggi tutto tace, mentre i lavoratori della provincia di Savona, oltre 3mila interessati da queste vicende, continuano a non ricevere risposte dalla Regione e dal Ministero. Si tratta di temi fondamentali per il territorio. Attendiamo un riscontro, senza strumentalizzare, consapevoli che la Regione e il governo hanno una responsabilità politica molto importante. Infine, ribadiamo con forza che la libertà di insegnamento e presa di posizione da parte del mondo scolastico rappresenta un fatto da affermare e difendere", concludono dal sindacato. 

Comunicato stampa


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