"La Federazione savonese del Partito Comunista esprime solidarietà agli insegnanti della scuola di Quiliano, in lotta contro il progetto del rigassificatore che dovrebbe arrivare a Vado Ligure nel 2026".
Comincia così la nota del partito sul tema del momento nella nostra provincia, che poi prosegue mettendo nel mirino le politiche energetiche nazionali ma anche di governo della città di Vado in particolare.
"È noto a tutti che il GNL, di cui gli Stati Uniti sono il principale esportatore, sia molto più costoso e inquinante del gas che l’Italia importava dalla Russia prima delle suicide sanzioni europee - scrivono dal partito - ed è altrettanto noto che le navi rigassificatrici distruggano l’ambiente marino, dato che utilizzano 100 tonnellate di carburante al giorno e migliaia di metri cubi di acqua ogni ora".
"Vado Ligure e l’entroterra savonese, già martoriati da decenni di disastri ambientali (a partire dalla centrale a carbone e dagli sversamenti nel fiume Bormida) dicono no a queste dinamiche, portate avanti trasversalmente dai partiti al governo della città che, sostenuti da Regione Liguria e dal suo presidente Toti, si riempiono la bocca di transizione ecologica e di Agenda 2030 per colpevolizzare i lavoratori che non si possono permettere l’auto ‘ecologica’, ma sono pronti a invertire la rotta di 180 gradi quando si tratta di mettere in discussione il modello di sviluppo" aggiungono.
"Noi Comunisti ribadiamo solidarietà e appoggio ai docenti di Quiliano, esempio da seguire per tutte le scuole del territorio e per i cittadini, che invitiamo alla mobilitazione contro questo ennesimo scempio" chiosa la nota.