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Politica | 04 settembre 2023, 14:46

Termovalorizzatore in Val Bormida, Europa Verde: "Segreto di Pulcinella dell'amministrazione Toti, ma non è giustificato né dal punto di vista ambientale né economico"

"Una disastrosa battaglia di retroguardia basata su tecnologia obsoleta, ambientalmente insostenibile ed economicamente perdente"

Termovalorizzatore in Val Bormida, Europa Verde: "Segreto di Pulcinella dell'amministrazione Toti, ma non è giustificato né dal punto di vista ambientale né economico"

"Il progetto di un termovalorizzatore in Val Bormida non è una novità, da tempo l'amministrazione regionale covava questo 'segreto di Pulcinella'. Con la consueta mancanza di trasparenza e di partecipazione che caratterizza il 'metodo Toti'. Il progetto è cresciuto nel chiuso degli uffici regionali prima di trapelare per una svista comunicativa".

Così, attraverso una nota stampa, Marco Brescia (Referente Energia e Rifiuti per Europa Verde Liguria) e Simona Simonetti (coportavoce Europa Verde Liguria).

"Ma i numeri riportati dalla stessa Regione nel Piano regionale dei rifiuti aggiornato 2021-2026 ci dicono che costruire un termovalorizzatore in Liguria non è giustificato né dal punto di vista ambientale né economico - prosegue la notaSempre nel piano infatti è previsto un incremento della raccolta differenziata, attualmente ancora molto carente soprattutto nella zona di Genova, che dovrebbe portare a breve la quantità di rifiuti indifferenziati a circa 234 000 tonnellate l'anno con una tendenza già confermata dai dati degli ultimi anni".

"Già nel 2016 un decreto del governo, poi annullato dal Tar per un vizio di forma, escludeva la necessità di un inceneritore in Liguria per la enorme sovracapacità di trattamento della Regione Lombardia che vede i suoi tredici impianti costantemente affamati a causa della crescita della raccolta differenziata, e sanciva quindi la sostanziale autosufficienza della macroarea geografica nord Italia".

"Dobbiamo poi considerare che nel frattempo bruciare i rifiuti per produrre energia si è dimostrata una tecnologia superata, tanto che l'Unione Europea l'ha esclusa dalla possibilità di ricevere finanziamenti. Ci si è resi conto infatti che, nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione, non è proprio una buona idea bruciare allegramente il peggior combustibile esistente al mondo sebbene per produrre energia. E ciò è divenuto ancora più evidente per la nascita di nuove tecnologie, di cui l'Italia è tra i leader, che trasformano i rifiuti indifferenziati in materia prima pregiata per la sintesi chimica senza generare emissioni" aggiungono inoltre Brescia e Simonetti.

"L'idea di un nuovo termovalorizzatore risulta una disastrosa battaglia di retroguardia basata su tecnologia obsoleta, ambientalmente insostenibile ed economicamente perdente" concludono infine da Europa Verde Liguria.

Comunicato Stampa

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