Italia al centro con Toti interviene con una dura replica alla presa di posizione del consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello e al segretario regionale dei Dem Davide Natale a difesa della scuola di Quiliano nella sua presa di posizione contro il rigassificatore.
"C'era da aspettarselo - dice la nota di Italia al centro con Toti - : i cattivi maestri della sinistra promuovono gli insegnanti che vanno fuori tema. La speranza che Lista Sansa e Pd abbandonassero per una volta la facile demagogia è durata lo spazio di poche ore, fatta a pezzi dall'irresistibile necessità dell'opposizione di infilarsi l'ennesimo autogol pur di dire “no” a tutto e a priori. Magari per lucrare il compiacimento di qualche comitato, come fanno d'altra parte anche alcuni sindacati ed estremisti dell'ambientalismo ideologico."
"Inutile ripetere, visto che intanto non lo capiscono - prosegue la nota - quanto sul tema del rigassificatore si siano fatti e siano tutt'ora in corso approfondimenti e confronti con gli enti interessati, tra i quali rientrano i sindaci (come quello di Quiliano che oggi fa il capopopolo ma è stato ascoltato con gli altri colleghi), inevitabilmente non i dirigenti di una scuola che dichiarano di boicottare i corsi di educazione ambientale".
"Se i dem Natale e Arboscello continuano a far finta di non sapere che nella Toscana e nell'Emilia Romagna governata dai loro rappresentanti, i rigassificatori sono stati installati (addirittura in banchina, non a 4 chilometri dalla costa), senza neppure la Valutazione di Impatto Ambientale, che sarà fatta invece per il progetto ligure, e soprattutto senza che si strumentalizzassero i bambini e le scuole, Sansa si spinge addirittura oltre. E ricorda alla sua stessa parte politica, i disastri ambientali fatti in passato proprio nella zona del Savonese".
"Quando sottolinea - conclude la nota - che “Vado e i comuni limitrofi in questi anni si sono beccati: una centrale a carbone accusata di aver provocato migliaia di morti, una centrale a gas, 9 siti da bonificare, 2 stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante, 2 discariche, un porto che ha tolto il mare alla città, un cantiere per i container, un retroporto”, si risponde da solo e ricorda alla sinistra che non basta mettersi in corteo dietro una preside per aver diritto di salire in cattedra a dare lezioni di ambientalismo".