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Finalese | 02 settembre 2023, 13:53

Finalborgo, il 4 settembre la Parrocchia di San Biagio celebra la festa di Santa Rosalia

Durante la celebrazione religiosa, in programma alle 18, verrà esposta l’urna contenente la reliquia della Santa

Finalborgo, il 4 settembre la Parrocchia di San Biagio celebra la festa di Santa Rosalia

Lunedi 4 settembre 2023 alle ore 18 la Parrocchia di San Biagio in Finalborgo celebra la festa di Santa Rosalia, così iscritta nel "Martirologio romano"; (1630) "A Palermo invenzione del corpo di S. Rosalia Vergine palermitana che sotto il Pontificato di Urbano VIII, ritrovato miracolosamente, liberò la Sicilia dalla peste nell'anno del giubileo.”

Parole che sintetizzano una straordinaria ed emozionante storia della Santa, del suo misticismo, della vita eremitica, della "invenzione" (le ossa, ritrovate dopo circa 450 anni dalla morte), delle leggende, della peste che si diffuse a Palermo solo dal 1624 al settembre del 1625 grazie alla sua miracolosa intercessione. Tuttavia, oltre le invocazioni, furono, soprattutto, le spoglie (reliquia) "tangibili" della taumaturgica Vergine romita a sublimare la devozione dei palermitani in un affetto più intimo di gratitudine e di amore.

 

Dopo l'evento liberatorio, il culto si propagò rapidamente in Italia e nel mondo. In particolare, la diffusione in Liguria e nella Marca Finalese avvenne grazie all’interessamento del Cardinale Giannettino Doria  nato a Genova nel 1573 da Gian Andrea Doria e da Zenobia Del Carretto (Marchesi di Finale); morì nel 1642. Il legame con la corte spagnola ed i suoi meriti per l’intensa attività pastorale e politica ne determinarono l’ascesa alla carica di Vescovo della capitale siciliana.

 

A Finalborgo il culto iniziò nel 1681, anno in cui la sacra reliquia fu donata “dall'illustrissimo Signor Cristoforo Massa nobile originario Finalese, Barone di S. Gregorio R.P-V. nel Regno di Sicilia” all’epoca sotto la dominazione spagnola.

L’atto del Barone Massa è coerente con le decisioni assunte dai rappresentati delle famiglie liguri, da tempo radicate nell’isola, di  donare le reliquie alle comunità di origine.

I rapporti commerciali tra Liguria e Sicilia erano attivi da moltissimi anni. Le successioni dinastiche regnanti contribuirono all’incremento degli affari in misura straordinaria nonchè alla presenza nelle città siciliane di vere e proprie comunità delle più importanti famiglie genovesi e liguri. Acquisita la cittadinanza, trovarono in Sicilia una nuova patria che permise loro una maggior influenza in campo politico e, soprattutto, commerciale e bancario. Nel periodo della peste vissero gli eventi e parteciparono ai fatti legati al miracolo di S. Rosalia. Ciò stimolò alcune famiglie a promuovere o ad incentivare la devozione della taumaturgica Santa protettrice dalla peste e dalle calamità naturali nelle terre di origine, dimostrando, tra l’altro, un profondo sentimento di amore per le “radici” avite.

 

Durante la celebrazione religiosa verrà esposta l’urna contenente la reliquia della Santa: “media” del seguente messaggio al popolo devoto: il “male” è sconfitto dall’amore sacro.

Per il pubblico sarà messo a disposizione il documento “Dalla Sicilia con Amore” Breve storia di S, Rosalia e della “Reliquia” a Finalborgo”.

 

Files:
 DALLA SICILIA CON AMORE testo definitivo 1  (430 kB)

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