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Attualità | 29 agosto 2023, 10:44

Dagli Orti Folconi all'ex Siad, chi sono i proprietari della aree oggetto delle operazioni urbanistiche dei prossimi anni

Talea, Dimar e famiglie storiche dell'imprenditoria savonese per le aree “strategiche” fino ad oggi rimaste ferme e che l'amministrazione punta a sbloccare

Dagli Orti Folconi all'ex Siad, chi sono i proprietari della aree oggetto delle  operazioni urbanistiche dei prossimi anni

Dall'urbanistica tattica alle operazioni edilizie con le quali l'amministrazione Russo vuole disegnare il nuovo volto di Savona. Le aree destinate ad essere oggetto di operazioni immobiliari, e di una variante al Puc, si estendono dagli Orti Folconi a via Nizza. Ma chi sono i proprietari della aree destinate ad essere trasformate con palazzi, possibili centri commerciali, palaeventi o aree ad uso pubblico?

L'estensione maggiore è quella degli Orti Folconi, di proprietà per gran parte di Opere Sociali che detiene quasi la metà dei 35.000 metri quadrati complessivi dell'area. Un'altra fetta consistente di quei terreni (circa 5.000 metri quadrati) è di centri Direzionali, che fino a qualche tempo fa aveva tra i soci Giovanni De Filippi, attuale presidente di Opere Sociali, poi uscito dalla compagine societaria.

Ora in Centri Direzionali, società che dalla visura camerale risulta al momento “inattiva” e con un capitale sociale interamente versato di 660.000 euro ci sono Talea (per 440.000 euro) società di Coop Liguria e Parfiri (per 220.000 euro) della famiglia Bagnasco. Centri Direzionali ha nel consiglio di amministrazione Piero Baldizzone, presidente, e fanno parte del cda Maurizio Bagnasco e Roberta Ferrari. Talea è anche la società che ha acquistato recentemente la sede dell'ex centrale del Latte e con la Famiglia Bagnasco detiene parte dell'ex Mottura e Fontana in via Servettaz, anche questa area prevista nella variante al Puc da parte del Comune.

Collegata all'area degli Orti Folconi c'è quella di piazza del Popolo. L'attuale piano regolatore prevede infatti che gli Orti Folconi siano legati alle aree sull’altra sponda del Letimbro di proprietà di Binario Blu (il parcheggio di piazza del Popolo e la parte dell'ex squadra Rialzo). La società avrebbe delle interlocuzioni già ben avviate con il Comune.

Binario Blu ha un capitale interamente versato di 100.000 euro equamente diviso tra Sinedil e Dimar, quest'ultima una delle società leader della grande distribuzione con marchi come Mercatò, Maxi Sconto e Ok Market. Fanno parte del cda di Binario Blu Fabrizio Barbano, presidente, e Franco Goria amministratore delegato.

Tra gli altri interventi urbanistici previsti in città, oltre agli ex Cantieri Solimano dell'imprenditore Fresia, sempre in via Nizza ci sono l'ex Lidl e l'ex Siad. All'ex Lidl la società Eolo prevederebbe di realizzare degli immobili.

Il cda di Eolo è composto da Luigi Noli (presidente) e dai consiglieri Fabrizio Barbano e Giovanni De Filippi. Per le aree edificabili la tendenza dei costruttori sarebbe quella di sfruttare il piano casa, permette di ampliare i volumi del 35%, avviando l'iter di progettazione in attesa magari di una variante in corsa in seguito a variante al piano regolatore.

Sempre in via Nizza sulle aree dell'ex fabbrica di bombole Siad era stato presentato un progetto di realizzazione di un centro commerciale. Nel luglio dello scorso anno la conferenza dei servizi aveva approvato l'analisi di rischio, visto che si tratta di un'area ex industriale sottoposta a bonifica.

L'ex Siad è della società Giovanni Srl di Sanremo con un capitale sociale di 100.000 euro interamente versato e detenuta da Arimondo (marchi Pam ed Eurospin), nel consiglio d'amministrazione ci sono Luciano Arimondo e Giovanni Marenco.

Elena Romanato

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