"Non siamo ingegneri, per cui inoltrarci in una disamina tecnica per quanto riguarda il rigassificatore di Vado Ligure, è davvero complicato. Da un lato i partiti che governano il paese e la Regione hanno imposto questa scelta, come avrebbero fatto i partiti centralisti di una volta, a dimostrazione che l'autonomia differenziata è una bufala colossale".
Cosi commenta Grande Liguria che aggiunge: "Chi da sempre parla di territorio e di legame particolare con la popolazione, non ha minimamente pensato a coinvolgere la popolazione? Perché il Pd di Vado Ligure non è intervenuto su questa vicenda? Il loro fragoroso silenzio ci ha sorpreso".
"Ci sono articoli e relazioni di esperti che dicono quanto tale impianto sia pericoloso e inquinante. Vado Ligure già in passato ha pagato un pesante tributo alla salute pubblica".
Grande Liguria si allinea alle affermazioni di Italia Nostra, secondo cui il progetto è da modificare: "Tale piano rivela una superficialità tipica dei progetti fatti in fretta, senza valutare l’uso del territorio previsto dalle popolazioni locali. Nei loro studi professionali (lo abbiamo già visto per l’Aurelia Bis a Savona) usano modelli e cartine disponibili, ignari delle valutazioni e delle aspettative dei cittadini. Ciò penalizza in particolare le popolazioni che invece ricercano di utilizzare la poca area disponibile per trovare un equilibrio e un futuro".
"Da autonomisti convinti diciamo con forza 'padroni a casa nostra' - conclude Grande Liguria - Eventuali scelte a favore o contro, dovranno essere decise dalle popolazioni coinvolte tramite un referendum, un atto democratico presente ovunque, e non dai partiti romani o dalle emanazioni liguri del centralismo romano- centrico. Questa è vera autonomia ministro Calderoli".