Politica - 29 agosto 2023, 19:30

Albenga, “No” dal Prefetto per il Consiglio comunale in piazza, "Sì" nella consueta sala consiliare

Lo ha comunicato il sindaco Riccardo Tomatis

È arrivato il “no” del Prefetto di Savona in merito al Consiglio comunale straordinario ad Albenga, che ha quale focus il centro di prima accoglienza allestito all’ex Anfi, convocato, in via straordinaria, in piazza San Michele. Deve tenersi, come di consueto, nella sala consiliare del Comune di Albenga.

La richiesta era stata ufficializzata lo scorso 25 agosto dal presidente del parlamentino albenganese Diego Distilo, con convocazione fissata per martedì 5 settembre alle 20.30, ma senza un confronto preventivo con il sindaco Riccardo Tomatis.

Nelle motivazioni, il Prefetto, che ha suggerito comunque la collaborazione di costruttivo confronto tra gli organi al vertice dell’amministrazione locale e del consiglio comunale, ha puntualizzato che non vi è memoria di precedenti convocazioni del Consiglio al di fuori della propria sede istituzionale e che il tema della gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo non riguarda in modo esclusivo il territorio di Albenga, ma l’intera provincia ove, da tempo, trovano sistemazione provvisoria molte centinaia di migranti. Il Consiglio comunale si potrà quindi fare, ma nelle sedi consuete, che grazie ai moderni sistemi tecnologici, potrà essere trasmesso in diretta streaming. Quindi, il diniego del Prefetto di Savona Enrico Gullotti all’utilizzo della piazza per tale scopo.

Da giorni il tema dei profughi in arrivo nella Città delle Torri sta animando botte e risposte da parte di maggioranza e minoranza consiliare ingauna, fino alla raccolta firme da parte dei consiglieri di minoranza Eraldo Ciangherotti e Cristina Porro, culminando con la convocazione di un consiglio straordinario nella piazza della sede comunale.

Da qui, la comunicazione odierna del sindaco Riccardo Tomatis al presidente del consiglio comunale Diego Distilo: il Consiglio può tenersi “senz’altro, come di consueto, nella sala consiliare del Civico Palazzo”.

"Troviamo squallido e imbarazzante il tentativo della minoranza di spettacolarizzare la sofferenza di persone che stanno scappando da guerre e torture - affermano i consiglieri di maggioranza e la giunta in una nota -. La minoranza sta cercando di insinuare paure inesistenti tra i cittadini, mentre solo per ‘facciata’ parla dell'idoneità dell'edificio scelto dalla Prefettura a seguito di parere sulla sua idoneità dei vigili del fuoco".

Siamo di fronte ad un atto vile – proseguono -, che non ci risulta essere avvenuto in nessun altro comune italiano, ma ad Albenga una parte della minoranza, a quanto pare, tiene a primeggiare in negativo. Qui siamo di fronte ad una emergenza nazionale gestita malamente o, meglio, non gestita dal Governo Meloni che ha riversato sui comuni e i sindaci il delicato tema dell'accoglienza. Per le loro speculazioni politiche sarebbe meglio se i consiglieri di minoranza scegliessero altri argomenti e non continuassero a mentire come loro abitudine fare. Il parere al Prefetto è stato chiesto per avere un chiarimento rispetto ad una pratica mai accaduta prima".

"Non ho mai voluto bloccare il consiglio comunale – aggiunge il sindaco Tomatis -, ma ritengo più opportuno che esso si svolga nella sua sede abituale, peraltro, in seduta pubblica e in diretta streaming con la possibilità quindi per tutti i cittadini di poterla seguire”.

"Sulla base della risposta, che peraltro ci dà ragione, faremo le dovute valutazioni, tenendo presenti non solo gli aspetti normativi, ma anche quelli legati al rispetto delle persone che saranno accolte temporaneamente nel centro di primissima accoglienza e delle Istituzioni, in particolare proprio della Prefettura, che ha effettuato la scelta di realizzare il centro nell'ex Anfi di Albenga", conclude il primo cittadino di Albenga.