"Nell'ultimo periodo si sono moltiplicate le prese in giro (alcune, peraltro, ben fatte e divertenti, altre decisamente meno) nei confronti dei 'foresti', i turisti che d'estate e in altri momenti dell'anno vengono in vacanza da noi in Liguria. Per lo più vengono descritti come dei rompiscatole, che affollano le nostre città e le nostre spiagge, congestionano il traffico, si comportano con arroganza e maleducazione (ma noi siamo proprio sempre ineccepibili?), pretendono e pretendono senza poi dare una reale contropartita al territorio".
Si apre con queste parole la riflessione personale di Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega, affidata a Facebook e dedicata al rapporto tra residenti e turisti della Liguria.
"In tutto questo c'è certamente una parte di verità, ma io mi domando e chiedo ai miei concittadini - prosegue Brunetto, residente a Loano - quanti di noi rivieraschi possano tranquillamente dire di non essere, loro stessi o loro antenati o discendenti, impegnati in una categoria quale commercio, agricoltura, florovivaismo, pesca, alberghi, ristorazione, bagni marini, intrattenimento, edilizia, artigianato, professioni, erogazione di servizi? Ed altre ancora. Quanti di noi possono dire di non dipendere economicamente, in maniera diretta o indiretta, dal turismo? Credo che davvero poche persone possano affermare che la propria famiglia non abbia mai tratto benefici dal turismo e che non ne potrà mai trarre".
"Perché parliamoci chiaro, anche chi non lavora nel turismo per il proprio benessere dipende da tanti altri che, invece, nel turismo lavorano direttamente - continua il consigliere regionale - Il sistema economico è un grande organismo in cui ogni componente è collegata ad un'altra e nessuna è completamente isolata. Ed anche coloro che non si riconoscono nelle righe precedenti non possono certamente esimersi dal rispetto verso gli altri. Per cui, cari leoni della tastiera, perché continuate, con ostinazione, a 'sparare' sui turisti? Vi ritenete spiritosi?"
"Certo, qualcuno ha fatto della presa in giro verso i turisti un vero e proprio marchio di fabbrica, con esiti anche divertenti che hanno aiutato a fare conoscere la Liguria e a promuoverla come una regione capace di ridere di se stessa e dei propri difetti caratteriali, ma un bel gioco dura poco - conclude infine Brunetto - Anziché criticare e deridere chi sceglie il nostro territorio per le proprie vacanze e contribuisce all'economia locale, cerchiamo, piuttosto, tutti insieme, di migliorare l’offerta, innanzitutto per noi stessi e, quindi, con evidenti vantaggi per i nostri ospiti".