Attualità - 26 agosto 2023, 12:56

Carcare, mensa scolastica, aumenta il prezzo del pasto. Il sindaco: “Scelta obbligata”

L’aumento ammonta a 0,40 centesimi. Garantito alle fasce più deboli e fragili dell’utenza la possibilità di ottenere contributi indiretti per la copertura di tale spesa in base alle fasce ISEE

“Nello scorso mese si è conclusa la gara di appalto del servizio mensa scolastica, che ha visto vincitrice la ditta CIR Food da anni appaltatrice del servizio presso il nostro Ente. Le condizioni offerte dalla ditta garantiscono un servizio ottimale per l’utenza con particolare riguardo alla qualità del pasto offerto, al miglioramento degli impianti utilizzati e alla loro manutenzione (fattore mai considerato prima) e iniziative volte al coinvolgimento delle famiglie in particolari periodi dell’anno o a stimolare l’attenzione su temi importanti di sostenibilità e anti-spreco”. Lo affermano i membri della giunta del Comune di Carcare.

“Naturalmente – proseguono - il costante aumento del costo delle materie prime ha influenzato l’offerta della ditta portando il prezzo del pasto pagato dal Comune da € 5,08 a € 5,39. Il mancato aumento del buono pasto alle famiglie, che si sarebbe dovuto attuare negli ultimi cinque anni, anche in modo graduale e costante rispetto agli aumenti intervenuti sia nel costo delle materie prime che delle utenze, ha continuato a generare una forte perdita per l’Ente per la refezione scolastica”.

“E’ da sottolineare che la mensa scolastica riveste però un ruolo fondamentale anche nel rapporto che si instaura con le singole famiglie degli alunni ed è per questo motivo che l’attuale amministrazione ha cercato di lavorare, per la copertura dei costi, evitando un aumento del buono a carico dell’utenza ma cercando di coprire la forbice di perdita anche attraverso altre entrate. A ragione di ciò – continuano -,  le Royalties pagate dalla ditta CIR Food per la produzione dei pasti per altre scuole, presso la nostra struttura, sono state concordate in netto aumento rispetto a quanto veniva pagato in precedenza. Addirittura, si è ottenuto il raddoppio del prezzo a favore del Comune e quindi di tutti gli utenti del servizio”.

“L’attuale amministrazione, per poter garantire un servizio efficace ed efficiente, ha dovuto optare, suo malgrado, per un aumento di € 0,40 del buono pasto pagato dalle famiglie. Questa è stata una scelta obbligata sia a causa del sopracitato mancato aumento graduale che sarebbe dovuto intervenire negli anni precedenti sia a causa della perdita assodata proprio a fronte dell’aumento dei costi. Si pensi che nel 2022 la forbice di perdita ammontava a più di 33mila euro, cifra insostenibile, a detta anche di diversi consulenti, vista l’attuale difficile situazione economica del Comune”.

“Con l’azione sinergica dei vari fattori intervenuti e sopracitati tale forbice è stata ridotta di ben € 15.000,00 garantendo comunque un servizio di qualità migliorato rispetto al precedente. Si ricorda che comunque viene garantito alle fasce più deboli e fragili dell’utenza la possibilità di ottenere contributi indiretti per la copertura di tale spesa in base alle fasce ISEE”, concludono.

Redazione