Attualità - 24 agosto 2023, 07:30

Orti Folconi, quelle aree abbandonate da decenni tra promesse di rilancio e mai realizzate

Un'area di 65.000 metri quadrati di edifici semi abbandonati, sterpaglie e zona di bivacco di senza tetto vicino alla quale, con il buio, i savonesi preferiscono non passare

A fine giugno la giunta Russo ha approvato una delibera per avviare le procedure di affidamento di incarico per una variante al Piano Urbanistico Comunale, individuando alcune aree da riqualificare in città. Tra queste gli Orti Folconi, che si trovano di fronte alla stazione.

Pessimo biglietto da visita per i croceristi che arrivano in treno e devono attraversare la via che li delimita per raggiungere il centro, ma anche un'offesa per gli occhi dei tanti savonesi che lì vicino vivono o che ci passano ogni giorno per andare a prendere il treno per motivi di lavoro o studio.

Con la variante al piano regolatore la giunta Russo si propone di avviare un lavoro di riqualificazione per tutta una serie di zone abbandonate in città, in modo organico. Ma difficilmente, considerati i tempi, ci riuscirà in un mandato. E il tempo non è l'unico problema per gli Orti Folconi, dove c'è una proprietà spezzettata oltre una decina di proprietari, con Opere Sociali, che ne detiene circa la metà.

L'area era anche stata oggetto di una causa legale, nel 2016, tra Opere Sociali e gli occupanti di un immobile di Orti Folconi, che Russo con il suo studio legale aveva seguito come avvocato per l'ente. La causa era finita in appello, per il risarcimento di tutti i danni relativi alla bonifica dai rifiuti, all’inquinamento ed al mancato godimento dell’area Orti Folconi, causati dai vari occupanti dell’immobile.

Sull’area di circa 65.000 metri quadrati, in base all'attuale Piano regolatore sarebbe consentita la costruzione di 60-70 mila metri cubi di residenziale. Nella zona del distretto di trasformazione TR1/1 vengono contemplati anche 5 mila metri quadrati di pubblici esercizi, servizi e negozi e 10 mila metri quadrati di uffici. C'è poi il vincolo legato ad un terzo dei nuovi insediamenti abitativi (circa 70 appartamenti) che dovrà essere di edilizia convenzionata, poco redditizia. Il vincolo che prevedeva la costruzione di una residenza sanitaria per anziani sarebbe infatti caduto.

La giunta Berruti, nel recepire le osservazioni al Puc di Provincia e Regione, aveva redatto uno Schema di assetto urbano (Sau) per comprendere in un disegno unitario le aree degli Orti Folconi con quelle di piazza del Popolo (di proprietà di Binario Blu che, fino a pochi anni fa, aveva nella compagine societaria anche Giovanni de Filippi, attuale presidente di Opere Sociali). Allora per la zona degli Orti Folconi si era parlato di una importante quota di edilizia convenzionata, parcheggi pubblici a rotazione e realizzazione di una grande area verde che si congiungesse con il Parco di Piazza delle Nazioni.

L'amministrazione Caprioglio aveva accarezzato l'ipotesi di una Cittadella della Salute, idea che l'attuale amministrazione vorrebbe portare avanti con una Casa della salute, mentre l'Agenda prevede anche un ponte pedonale sul Letimbro, ma per ora senza risorse.