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Sanità | 22 agosto 2023, 15:21

Aumentano i casi di Covid ma il virus non fa più paura e i contagi restano bassi

I sintomi sono simili a quelli dell'influenza con febbre, dolori articolari e raffreddore ma si tratta di una forma lieve. Nelle Rsa rimane obbligatorio l'uso delle mascherine fino a fine anno

Aumentano i casi di Covid ma il virus non fa più paura e i contagi restano bassi

Nuovi casi di Covid con persone colpite da febbre che dura qualche giorno e naso che cola, i contagi rimangono comunque ad un livello basso e per ora non sono ritenuti preoccupanti.

"Ci sono alcuni nuovi casi - spiega Rodolfo Tassara, direttore del Dipartimento medico dell'Asl2 – i pazienti positivi in ospedale sono 7, uno ad Albenga, ma non è una situazione preoccupante e non si tratta di un virus aggressivo come durante la pandemia. I pazienti che risultano positivi vengono trattati in un'area dedicata".

Anche se non siamo più in pandemia e i pronto soccorso hanno eliminato il pre -triage per i pazienti sospetti Covid i controlli comunque restano. Un infermiere nel triage ai Pronto soccorso valuta se fare il tampone rapido con risultato immediato. Se l'esito è negativo segue il percorso degli altri pazienti, se il tampone è positivo va in una una "zona bolla" dove è isolato.

Se allo scoppio della pandemia a preoccupare erano le strutture per anziani ora la situazione nelle Rsa è senza criticità, come spiega Lorena Rambaudi, amministratore unico di Opere Sociali Servizi che in città gestisce quattro Rsa.

"Nelle strutture rimane l'obbligo di indossare la mascherina sia per il personale sia per i parenti – spiega Rambaudi - E a volte facciamo fatica a farlo capire perché ormai non c'è più l'emergenza. Ma la normativa lo prevede fino al 31 dicembre ed è una misura di tutela per le persone fragili. Per fortuna nelle nostre strutture non abbiamo casi di ospiti positivi al Covid, anche se ora si tratta di una simil influenza".

Intanto al San Martino, alcuni giorni fa, è stata isolata la variante Eris, per ora non ritenuta particolarmente aggressiva, mentre si attende ottobre per avere i vaccini aggiornati per il Covid e l'influenza.

Elena Romanato

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