"A quanti in questi giorni stanno 'utilizzando' il tema della proroga delle risorse per l'area di crisi industriale come fosse qualcosa di 'parte' , ricordiamo che questa proroga la si deve solo e soltanto a Cgil, Cisl Uil di Savona, alle lavoratrici e ai lavoratori dell'industria savonese che nel corso del 2016 hanno fortemente voluto e preteso in sede ministeriale, anche utilizzando la mobilitazione e lo sciopero, il riconoscimento dello status di Area di Crisi industriale complessa contro tutti e tutto".
Con queste parole il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa rivendica il ruolo dei sindacati e dei lavoratori per vedere riconosciuta l'area di crisi, sia per l'accordo del 2018 e "quindi i circa 60 milioni nel precedente quadriennio e ulteriori 50 milioni di euro oggi".
Giovedì 24 alle ore 10.30 presso il Palazzo della Provincia a Savona - prosegue Pasa - si terrà la riunione del tavolo per lo sviluppo economico per discutere dei contenuti dell'accordo di programma sottoscritto presso il ministero del made in Italy ad inizio agosto 2023 che rifinanzia con ulteriori trenta milioni di euro l'area di crisi, che si aggiungeranno ai 20 milioni messi a disposizione dalla regione Liguria.
"Sarà una straordinaria opportunità per il territorio – prosegue Pasa - solo se le risorse verranno impiegate per "costruire" una occupazione di qualità, visto che oggi in Provincia oltre il 90% delle nuove assunzioni sono precarie, una vergogna".
"Abbiamo chiesto che alla riunione siano presenti le associazioni datoriali e i comuni - prosegue Pasa - dalla lettera di convocazione che ci è pervenuta dalla provincia di Savona notiamo che mancano tra i destinatari proprio i sindaci dei 21 comuni riconosciuti area di crisi, speriamo sia soltanto un errore di trascrittura, perché la presenza nella riunione di giovedì dei sindaci è fondamentale per costruire un percorso sinergico tra politica , associazioni datoriali e sindacato confederale , per evitare che a decidere del futuro della Provincia di Savona anche su questo tema, conquistato da questo territorio e non da altri, sia la Regione e non il territorio stesso".