Attualità - 19 agosto 2023, 09:03

Carcere nell'ex caserma Piave di Albenga? Il sindaco Tomatis: "Soluzione molto lontana, sarà una città nella città"

Una proposta del ministro Nordio punta a riconvertire le vecchie strutture dell'esercito in carceri, laddove ve ne sia mancanza. L'Amministrazione ingauna nei prossimi giorni presenterà invece il masterplan di Vadino

"Siamo molto lontani dalla possibilità, che peraltro non ci è stata prospettata, che un’area così importante nel cuore della città e sulla costa, quindi in una zona turistica, possa essere trasformata in un carcere".

Spazza via così il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, le possibili voci circa il coinvolgimento dell'ex caserma Piave nella proposta prospettata dal ministro della Giustizia Nordio di riconvertire le vecchie strutture dell'esercito in carceri, laddove ve ne sia mancanza. Come appunto è nel savonese, dove da tempo la questione tiene banco con una decisione che però pare essere ancora lontana dall'attuazione e che dovrebbe riguardare la Val Bormida.

Piuttosto trasformare gli edifici di via Tiziano, un bene di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti architettonicamente di pregio e per alcune sue parti tutelato dalla Soprintendenza, in una "città nella città".

Nei prossimi giorni si terrà un incontro per presentare il masterplan di Vadino, ossia la visione di “Vadino del domani”, un piano guida per il riassetto urbanistico e architettonico di un'area abitata e di rilevante interesse culturale o paesistico che riguarderà in particolare il suo lungomare e la parte a questo retrostante.

"L’idea lungimirante - spiega il sindaco Tomatis - è stata quella di realizzare uno strumento urbanistico (Masterplan) che, attraverso le opere dei privati, alle quali sono legati gli interventi relativi alle opere di urbanizzazione, e il reperimento di ulteriori risorse da investire, si possa arrivare ad una completa riqualificazione del quartiere". 

"I progettisti che hanno realizzato il Master Plan (Zoppi, Muratorio, Raffetto) hanno avanzato diverse ipotesi per quel che concerne la Caserma Piave che, sulla base del nostro PUC, sarà un distretto di trasformazione idoneo ad ospitare attività recettive, residenziali e commerciali - aggiunge il primo cittadino - Una città nella città, insomma, specie se consideriamo che l’ex caserma, lasciata in uno stato di abbandono dal 2004 quando è stata smilitarizzata, ha una superficie che supera quella del nostro intero Centro Storico".

"Per le sue grandi dimensioni, i suoi edifici e gli spazi che essa crea - aggiunge - potrebbe apportare un grande valore a tutta l’area di Vadino ed essere convertita in una molteplicità di spazi e attività utili al quartiere e alla città. Oltre al recupero della facciata di alto valore storico e artistico si può prevedere quindi la realizzazione di strutture turistico/recettive integrate con un parco urbano, attività commerciali e spazi verdi. Potrebbe ospitare, inoltre, attività temporanee alternative e particolari come mostre-mercato o attività di tipo fieristico e molto altro".

"Dopo la valorizzazione del Centro Storico di Albenga (completamente rivalutato e diventato nel corso degli ultimi anni vero e proprio polo attrattivo del ponente savonese), gli interventi sulla zona mare con, tra gli altri, il Progetto Moli e, grazie alla collaborazione pubblico/privato, la nuova Piazza al mare (piazza De Andrè) - prosegue il sindaco - abbiamo avviato una programmazione e una progettazione concreta su Vadino che in parte ha già avuto risvolti concreti, ad esempio con l’acquisto, da parte di privati, degli ex cantieri navali e della casa dei quadrupedi (intervento che prevederà la realizzazione a scomputo di una nuova passeggiata lungomare in grado di valorizzare sempre più la zona). Il Masterplan detterà le linee che seguiremo per intervenire in maniera concreta e programmatica, con una visione più ad ampio raggio sulla zona e la Caserma Piave fa e farà parte di questa visione e vero e proprio progetto di rigenerazione urbana”.

Il primo cittadino ingauno comunque non si sottrae dall'affrontare il tema carcere nel savonese: "E' impensabile che la nostra provincia non abbia un carcere, importante presidio di sicurezza per il territorio. Ricordo che erano state avanzate alcune ipotesi per la realizzazione di un carcere a Cairo Montenotte. Erano anche stati fatti dei sopralluoghi per valutare la migliore collocazione possibile. Cittadini, residenti e il sindaco di Cairo Lambertini, con il quale mi sono recentemente confrontato, si erano dimostrati ampiamente favorevoli a quell’ipotesi che ritengo sarebbe importante perseguire sia per la situazione delle carceri italiane, sia per avere - come detto - un importante presidio di sicurezza sul territorio, sia per portare un indotto, anche economico nella zona della Valbormida, dichiarata area di crisi industriale complessa".

Redazione