Attualità - 14 agosto 2023, 15:38

Acqua torbida a Boissano, interrogazione del consigliere Mattiauda: "Mancanza di informazione nei confronti della cittadinanza"

L'esponente di minoranza sottolinea inoltre "la mancata attivazione della protezione civile per la mancanza di acqua potabile per più di 48 ore"

A Boissano interrogazione del consigliere di minoranza Davide Mattiauda in merito alla situazione della'acqua fornita dall'acquedotto comunale.

"A partire dal giorno 10 agosto 2023 si è manifestato un grave intorbidimento dell’acqua fornita dall’acquedotto comunale - si legge nel documento - solo con ordinanza n° 14 del giorno 11 agosto 2023 è stato posto divieto immediato ed assoluto di utilizzo dell’acqua per usi potabili sia diretti che indiretti, lasciando quindi tutta la popolazione nelle condizioni di utilizzarla per un giorno con grave rischio per la salute pubblica. La proibizione imposta da tale ordinanza di carattere emergenziale è stata diffusa solo tramite canali on line del comune non utilizzati da tutti gli abitanti, specialmente anziani e turisti, con la conseguenza che molte persone non ne sono venute a conoscenza ed hanno comunque consumato per giorni acqua con ulteriore rischio per la salute pubblica". 

"Per più di tre giorni l’approvvigionamento di acqua potabile per bere e per tutti gli altri usi alimentari è stata demandata alla popolazione stessa senza fornire alcun supporto o servizio alternativo - prosegue Mattiauda - ad oggi non sono chiare né dichiarate le cause del disagio; da ambienti di maggioranza si è fatta menzione di una frana di cui non si conoscono i dettagli".

A fronte di tutto ciò, l'esponente di minoranza chiede: "Di rendere nota la causa del ritardo intercorso tra il manifestarsi dell’evento e l’emissione dell’ordinanza che ha lasciato in condizione di rischio la popolazione; di rendere noto perché, differentemente a quanto accaduto in passato in situazioni simili, non sia stata effettuata una comunicazione capillare tramite autovettura e megafono alla popolazione, lasciando ampie porzioni di abitanti in condizioni di rischio; di rendere noto perché non sia stato richiesto un servizio alternativo, basato ad esempio su autobotti, lasciando per almeno tre giorni l’intero paese in condizione di emergenza con, ad esempio, anziani e disabili privi di supporto".

Mattiauda chiede inoltre "di relazionare sulla capacità di gestione di emergenze da parte dell’amministrazione in particolare per quanto riguarda le risorse a disposizione ed i relativi piani; di informare sullo stato di manutenzione dell’acquedotto comunale con particolare attenzione alla manutenzione e pulizia dei relativi serbatoi; di relazionare circa le procedure di controllo e verifica dei succitati serbatoi da parte dell’amministrazione comunale che risultavano essere ben efficaci quando sotto la responsabilità dell’ex vicesindaco; di illustrare gli accordi di servizio con l’ente fornitore per quanto riguarda la gestione di situazioni simili; di rendere noti i dettagli della frana menzionata dalla maggioranza di cui non si sa nulla".

Redazione