Attualità - 11 agosto 2023, 18:00

Rigassificatore, la posizione della stazione di rilancio nella piana agricola di Valleggia lascia perplessi gli agricoltori

CIA chiede lo sfruttamento dei vecchi impianti industriali dismessi della zona. Toti: "Chi ha idee per rendere meno impattante il progetto ben venga, guai a chi vuole solo fermarlo"

L'emersione dei dettagli del progetto per il nuovo rigassificatore che nella seconda metà del 2026 entrerà in funzione nel savonese, dalla costa alla Val Bormida con un impianto che attraverserà cinque Comuni, solleva sempre più prese di posizione.

L'ultima in ordine temporale, dopo quelle del mondo politico in particolare dei giorni scorsi, arriva dagli agricoltori di CIA provinciale Savona, che mettono nel mirino in particolare l'installazione permanente di una stazione di controllo e rilancio in località Gagliardi, nella piana agricola di Valleggia.

Gli agricoltori ricordano come si tratti infatti di "una delle ultime piane costiere agricole della Liguria e che la realizzazione permanente di tali infrastrutture porterebbe ad un ampio consumo di terreno agricolo della piana stessa e delle sue attività agricole", segnatamente per le opere a terra ad essa collegate "introducendo nuovi vincoli che ne limiterebbero l’utilizzabilità agricola ed il valore", anche quello simbolico e la fama che essa vanta in tutta Europa.

"Sono presenti nell'area della piana quilianese numerose aziende agricole intensive che hanno investito e ottenuto contributi mediante il Programma di Sviluppo Rurale PSR della Liguria. Ma soprattutto sono presenti coltivazioni di albicocco varietà 'Siccardi' (detta  Valleggia) presidio Slow Food da oltre 30 anni con caratteristiche genetiche uniche nel panorama frutticolo nazionale" ricordano da CIA, sottolineando la priorità da attribuire al principio "del massimo risparmio del suolo agricolo" puntando piuttosto all’utilizzo "di aree industriali dismesse presenti in zona, un principio consolidato nelle politiche economiche di tutte le amministrazioni pubbliche che devono realizzare infrastrutture da ormai molti anni" per le citate infrastrutture.

Gli agricoltori nella loro nota hanno chiesto quindi un coinvolgimento della categoria nelle prossime fasi al presidente e commissario per l'opera Giovanni Toti, il quale da Giustenice ha dato un'apertura sul tema ricordando come nelle prossime settimane incontrerà sia i comuni interessati dal passaggio dell'infrastruttura sia quelli limitrofi "che hanno l'interesse e il diritto di conoscere il progetto".

"Abbiamo parlato a lungo con il Governo, in particolare con il ministro Pichetto Frattin e c’è sicuramente la volontà di accompagnare questo progetto con un piano di investimenti importante. Noi siamo aperti al dialogo costante e alla corretta informazione con amministrazioni e aziende, insieme a Snam e al Rina - ha continuato il presidente - Voglio però ribadire oggi, una volta per tutte, una cosa chiara: chiunque abbia idee positive su come poter migliorare il progetto sarà ascoltato con grande interesse. Chi invece pensi di fare melina o, peggio, di impedire un progetto di cui ha bisogno il Paese, dopo aver vissuto la più grave crisi energetica di questi anni, è sulla strada sbagliata. Questo progetto si farà, nei termini in cui è stato previsto dal ministero dell’Ambiente del governo Draghi e poi del governo Meloni, quindi due governi completamente diversi ma d’accordo su questo".

In riferimento poi alla posizione espressa dal circolo Pd di Quiliano, il presidente della Liguria ha concluso: "Se qualcuno pensa di utilizzare qualche pretesto per impedire la realizzazione del rigassificatore seguendo la solita sindrome dei no a tutto, francamente troverà poco ascolto".

Redazione