Attualità - 03 agosto 2023, 12:01

Ambulanze Veterinarie minaccia di lasciare Carcare, il sindaco Mirri invita in comune il presidente dell'associazione

"Ci siamo immediatamente messi a disposizione e attivati per cercare di risolvere le problematiche di questa importantissima organizzazione", spiega il primo cittadino

Ambulanze Veterinarie Italia lascia Carcare? Da quanto appurato parrebbe proprio di si: "Maleducazione e menefreghismo, ora basta. Proporrò al Consiglio direttivo di spostare la sede operativa in un altro comune", spiega il presidente Gianmarino Secondo Dotti. 

"In questi anni non abbiamo avuto nessun supporto, né dai cittadini, né dal comune - aggiunge - Federazione Ambulanze Veterinarie è una realtà importante a livello nazionale, con sedi in mezza Italia". 

"Provate a salire in via Bugile Soprano? I rami sono sporgenti, l'asfalto è ammalorato. Le buche oramai non si contano più. Arrivare alla nostra sede è impossibile. Ho segnalato più volte tale situazione, ma dal comune, indipendentemente dalle amministrazioni, non è arrivata nessuna risposta". 

"Quando nevica lo spazzaneve viene mandato con calma il giorno dopo. Ma si rendono conto che ci sono delle ambulanze che devono uscire", conclude il presidente Dotti. 

Sulla vicenda il nostro quotidiano ha contattato il sindaco Rodolfo Mirri: "Apprendiamo con rammarico la grave situazione che versa l'associazione Ambulanze Veterinarie nel nostro comune. Una condizione, che come emerge dalle dichiarazione del suo presidente Gianmarino Secondo Dotti, dura ormai da molti anni". 

"Nell'ottica di un'amministrazione vicina e trasparente ci siamo immediatamente messi a disposizione e attivati per cercare di risolvere le problematiche di questa importantissima associazione. Abbiamo invitato ufficialmente il presidente Dotti ad un incontro in comune dove sarò presente personalmente, insieme agli assessori e ai consiglieri competenti, per trovare in tempi celeri una soluzione". 

"Il problema ereditato circa la manutenzione delle strade periferiche, nonché il ritardo non voluto dello stralcio degli arbusti è ormai noto. Per l'ennesima volta ricordiamo che ad oggi il nostro comune ha solo due operai dedicati e tenuto conto della vastità del territorio, siamo costretti ad appoggiarci a volontari e per quanto riguarda i terreni privati agli stessi proprietari", conclude Mirri.