Attualità - 01 agosto 2023, 09:20

Raccolta dei rifiuti a Savona, scatta il lavoro della nuova società: per il porta a porta bisognerà attendere l'estate 2024

Via allo spazzamento, lavaggio strade e dei cassonetti, ma i nuovi mezzi arriveranno la prossima settimana. Cosa prevederà il nuovo futuro servizio

Sea-S da oggi inizia il suo lavoro nella città di Savona.

La nuova società, composta da Docks Lanterna ed Idealservice, che si occuperà dell'igiene urbana, subentrando al 49% ad Ata, partirà con il servizio di spazzamento, di lavaggio delle strade e dei cassonetti oltre chiaramente al ritiro dei rifiuti. I due nuovi mezzi previsti per implementare la pulizia saranno però sul territorio probabilmente dalla prossima settimana.

"Lo slittamento della presenza dei mezzi a sostegno è legata all'scrizione all'albo gestione ambientali e avremo le autorizzazioni in mattinata, ci sono questioni burocratiche e quindi si ritarderà di qualche giorno. Non ci sono però ritardi in termini di mancanze di servizio e slittamento degli orari" ha detto l'amministratore delegato di Sea-S Stefano Valle.

Per la raccolta porta a porta bisognerà però attendere l'estate 2024. Nel frattempo dovrà essere stipulato il contratto di servizio.

"Il porta a porta è previsto nel 2024 e potrebbe essere leggermente anticipato rispetto all'estate o posticipato. Per ora non ci sono varianti sul previsto piano industriale ma faremo comunque tavoli di confronto con il comune e potrebbero esserci delle variazioni disposte dall'amministrazione" prosegue Valle che ha specificato che il piano di comunicazione inizierà all'inizio del 2024 anche per illustrare ai savonesi come funzionerà la rivoluzione della gestione rifiuti.

 Un calendario, la divisione tra le aree territoriali e la densità e la decisione di puntare in alcune zone con i mastelli e in altre con isole ecologiche con contenitori di grandi e piccole dimensioni: questi gli aspetti principali sui quali si concentrerà il servizio.

"Partiranno dei sopralluoghi con le squadre, i progettisti, per valutare quanto deciso su carta come si può effettuamente attuare nelle diverse vie" conclude l'amministratore delegato di Sea-S.

LA CRONISTORIA E IL FUTURO SERVIZIO DI RACCOLTA PORTA A PORTA 

Nel dicembre del 2020 nella prima commissione consiliare in comune era stato presentato il piano industriale da Contarina, società creatrice dello stesso ed era stato spiegato che Savona verrà divisa in due fasce che vanno dal centro urbano alla zona litoranea (da Zinola a Legino con l'inserimento di Lavagnola) passando per la zona standard (periferia del comune).

Per quanto riguarda il conferimento del secco non riciclabile nel centro urbano/litoranea le mastelle (da 30 litri) verranno ritirate due volte alla settimana e nelle zone a bassa densità i bidoni (da 120 litri) ogni 15 giorni; l'organico ogni 3 volte alla settimana nel centro/litoranea nelle mastelle da 25 litri, due volte alla settimana nelle zone a bassa densità; la plastica e i metalli 3 volte alla settimana in centro/litoranea, una volta a settimana nelle zone a bassa densità; la carta 2 volte alla settimana in centro/litoranea, ogni 15 giorni nelle zone a bassa densità; il vegetale una volta a settimana (ogni 15 giorni da novembre a marzo) nei bidoni da 120 e 240 litri sia nel centro urbano/litoranea che nelle zone a bassa densità.

La raccolta del vetro non verrà invece coinvolta nel porta a porta ma continueranno ad esserci le "campane" stradali.

7 milioni e 673 mila euro saranno investiti per i nuovi mezzi e la sistemazione di quelli già presenti: verranno acquistati mezzi rimorchio di grandi dimensioni (che eseguiranno il trasporto) e semi rimorchio che svolgeranno la raccolta.

Inoltre saranno presenti nel centro urbano degli "ecobus" che effettueranno brevi fermate a orari stabiliti e raccoglieranno due tipologie differenti di rifiuto alla volta. Il cittadino potrà andare al punto fisso stabilito e consegnare l'apposito sacchetto o contenitore direttamente all'operatore. Saranno previste 5 linee di servizio con circa 20 fermate.

Nel piano industriale è compresa la pulizia dei mercati, il servizio raccolta rifiuti urbani pericolosi, il ritiro a domicilio degli ingombranti, il servizio vuotamento cestini e il mantenimento del decoro centro urbano (non saranno presenti i cassonetti stradali), il netturbino di quartiere (che avrà lo scopo di prelevare i rifiuti abbandonati sia sulle strade che sulle rive dei fiumi), lo spazzamento meccanizzato, il lavaggio stradale, la pulizia delle spiagge, il servizio di raccolta presso le utenze non domestiche area Darsena e il servizio pulizia aggiuntivo nella zona balneare.

1 milione e 373 mila euro erano stati stanziati per il nuovo centro di raccolta e stazione di travaso che era previsto in via Molinero a Legino che dovrà essere aperto dal lunedì al venerdì per 6 ore al giorno, 8 ore al sabato. Ipotesi questa a più riprese però smentita seccamente dal sindaco Russo (anche ieri in consiglio comunale) che lavorerà per un'altra collocazione.

Per ogni informazione e consegna verrà inoltre aperto un ecosportello in piazza del Popolo, un contact center di base, uno sportello on line e sarà presente un distributore automatico di sacchetti.

L'obiettivo del porta a porta sarà arrivare entro un anno al 75% di conferimento dei rifiuti (attualmente a Savona si attesta al 42/44%). I lavoratori invece passeranno dagli attuali 114 a 157, 43 in più (130 operai, 26 impiegati, 1 dirigente).

Prima dell'avvio del servizio verrà effettuata un'ampia informazione ai cittadini (anche nelle scuole) che al momento pagano circa 218 euro di Tari, con il porta a porta pagheranno invece dal 2023 circa 262 euro, con un aumento di circa il 6-10%. Comunque i cittadini in futuro pagheranno poi in base a quanti rifiuti produrranno.

La durata della concessione sarà di 15 anni e la gara ha avuto un importo complessivo di 210 milioni di euro (circa 12 milioni e 450mila il primo anno, poi 14 milioni 112 mila all'anno). E' stato previsto che la produzione di indifferenziata passi da 97 kg ad abitante dal 2023 ai 70.5 kg al 2036.

Per il primo anno comunque il servizio porta a porta e l'attuale sistema tradizionale di conferimento andranno a braccetto per fare abituare i savonesi a cui verranno consegnati i mastelli con microchip (non in tutte le zone) che saranno depositati all'ingresso dei portoni e che saranno così tracciabili per capire effettivamente quanto i cittadini producono.

Come emerso dalla sentenza del Tar Egea Ambiente (che nel frattempo però non fa più parte dell'Ati che ha portato alla composizione di Sea-s) aveva proposto un servizio di raccolta differenziata per la fascia litoranea non già a porta a porta, come richiesto, ma in strada e mediante contenitori stazionari ed informatizzati.

Proposta questa che aveva trovato l'opposizione in uno dei motivi aggiunti da parte di Iren/Sat.

“Il piano industriale posto a base di gara prevede l’applicazione a tappeto del modello di raccolta domiciliare [porta a porta, n.d.r.] su tutto il territorio della Città con alcuni distinguo territoriali di attrezzature e di frequenze di passaggio. Dichiarando sin d’ora la disponibilità del RTI a sviluppare tale modello posto a base di gara, si è ritenuto possibile migliorarlo grazie alla progettazione di servizi plasmati su singole aree e quartieri della Città che presentano caratteristiche molto diverse tra di loro e che quindi non si prestano ad una applicazione tout court di un unico modello su tutto il territorio” avevano detto da Egea Ambiente.