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Politica | 30 luglio 2023, 18:21

Slitta l'incontro con la Regione sull'Area di Crisi, Pasa (Cgil) tuona contro Provincia e sindaci: "Facciano la loro parte"

"Non è più accettabile continuare ad 'inseguire' la Regione quando si parla di sviluppo per la provincia di Savona e non essere interpellati quando si parla di progetti ambientalmente impattanti"

Slitta l'incontro con la Regione sull'Area di Crisi, Pasa (Cgil) tuona contro Provincia e sindaci: "Facciano la loro parte"

"Ambiente, Sviluppo e Lavoro la politica locale savonese si assuma le proprie responsabilità, ed eviti di subire decisioni calate dall'alto da parte della Regione Ligure".

E' un fiume in piena il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa che ancora una volta non le manda a dire alla Regione Liguria su diverse tematiche del savonese, dando anche un "buffetto" alla Provincia e ai sindaci del territorio.

"La Cgil di Savona c'è, ma è necessario che gli amministratori locali facciano fino in fondo la loro parte. Sono oltre due mesi che Cgil, Cisl e Uil di Savona hanno chiesto al Presidente della Provincia di Savona (coordinatore del tavolo) la convocazione del Tavolo sullo Sviluppo Economico Savonese principalmente su 4 temi: formazione, turismo, sviluppo portuale e Area di Crisi Industriale Complessa. Temi di cui è necessario discutere e trovare una sintesi territoriale, per costruire un progetto comune, almeno come territorio che tenga insieme ambiente, sviluppo e occupazione di qualità - dice Pasa - Due mesi senza ricevere nessuna convocazione, anzi una l'abbiamo ricevuta dalla Regione Liguria pochi giorni fa sull'Area di Crisi (doveva esserci martedì 1 agosto) ma è stata posticipata addirittura al 20 settembre. Due mesi nei quali vorrebbero però farci digerire senza discussione, senza approfondire nulla, la costruzione dei Cassoni per la diga di Genova e il Rigassificatore"

Per l'Area di Crisi era già stato generato un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro e un incremento occupazionale superiore alle 400 unità.

"Questo non solo non è accettabile dal punto di vista politico ma non lo è dal punto di vista sociale, è un ulteriore schiaffo a migliaia di cittadini che vivono in provincia di Savona. Per questo è fondamentale che il 'territorio' a partire dai Sindaci pretendano la convocazione del tavolo sullo sviluppo economico savonese (di cui fanno parte Cgil, Cisl e Uil, i 69 sindaci e le associazioni datoriali) e inizino davvero a progettare lo sviluppo del nostro territorio senza farsi condizionare dalla Regione Ligure e da facili entusiasmi senza conoscerne i contenuti - continua il segretario generale della Cgil Savona - La mancanza di risposte da parte della Regione per i temi che riguardano la provincia di Savona per la Cgil di Savona è un problema grande come una casa: dovrebbe iniziare ad esserlo anche per i Sindaci (soprattutto per i 21 comuni riconosciuti dal Governo all'interno dell'Area di Crisi Industriale Complessa). Comuni e Sindaci che dovrebbero pretendere l'incontro e magari capire quali risorse possono arrivare (circa 50 milioni di euro) e a cosa legare le risorse e i nuovi progetti".

"Il tavolo provinciale serve per costruire una posizione del territorio e serve soprattutto oggi alla luce delle imposizioni che la Regione sta mettendo in campo (cassoni per la diga di Genova a Vado, rigassificatore, e se non avete ancora capito cari Sindaci a breve termovalorizzatore). Non è piùaccettabile continuare ad 'inseguire' la Regione quando si parla di sviluppo per la provincia di Savona e non essere interpellati quando si parla di progetti ambientalmente impattanti" conclude Andrea Pasa.

Luciano Parodi

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