Attualità - 29 luglio 2023, 11:16

Rigassificatore, polemiche sull’impatto dell’opera: “Non sarà a 4 chilometri dalla costa ma a 2,8”

La denuncia arriva dal consigliere regionale Pastorino (Linea Condivisa) e dal referente savonese di S.I. Sparso. Per realizzare il sistema di distribuzione del gas potrebbe essere installata una piattaforma di cemento e tubi in una piana agricola di Quiliano

Il rigassificatore arriverà in Liguria nella seconda metà del 2026 e sarà installato davanti allo specchio d’acqua compreso tra Vado Ligure e Savona.

Si troverà a 4 chilometri dalla costa, questo è quello che sostengono Toti e Snam, l’azienda specializzata nella realizzazione di infrastrutture energetiche, ma ieri, durante la discussione in commissione regionale sono emerse alcune novità: 

“Essendo necessaria la realizzazione di una struttura di forma particolare e la rada di forma circolare, con l’appoggio di due navi (non di una) il rigassificatore sarà in realtà a soli 2,8 chilometri circa dalla costa di Savona. Quindi completamente visibile dagli stabilimenti balneari”, spiega il consigliere Gianni Pastorino che ha chiesto una commissione ad hoc sul tema in programma il prossimo 14 settembre.

Il governatore ha anche affermato che, per permettere la distribuzione del gas sulla rete nazionale, bisognerà installare una condotta sottomarina che passerà nei comuni di Quiliano, Altare, Carcare e Cairo Montenotte. 

Anche su questo punto ieri sono emerse alcune novità perché per realizzare il sistema di distribuzione del gas sarà installata una piattaforma di cemento e tubi in una piana agricola di Quiliano. Una scelta che potrebbe far storcere il naso a molti perché, così facendo, la piana non sarà quasi più utilizzabile e soprattutto perché ci sarebbero location alternative per quest’opera:

“Nella piana agricola di circa 30 mila metri quadri dove sarà installata una piattaforma di cemento, o meglio una stazione di pompaggio con tubi, con un impatto di non poco conto su tutto il territorio e sulle aziende agricole - aggiunge Walter Sparso, esponente di Sinistra Italiana Savona - Inoltre le nuove condotte impongono una distanza di circa 20 metri di vincolo per lato. Non c’è stata alcuna discussione su possibili alternative dove costruire questa piattaforma, pensiamo alle diverse aree industriali dismesse sul territorioTutto questo avviene nonostante Toti affermi che non ci sarebbe stato alcun disagio o pericolo”.

La richiesta che si porterà in commissione regionale il prossimo settembre è di condividere maggiormente con il territorio le decisioni. Le alternative ci sono, basta confrontarsi sostiene Pastorino:

La Giunta regionale farà di tutto per convincere i sindaci del territorio ad accettare le compensazioni proprio perché Toti si è preso l’impegno con Snam di collocare il rigassificatore al largo del golfo di Savona. Ma è evidente che questa non sarà un’operazione indolore.

Auspichiamo che i sindaci interessati avvisino i propri cittadini di ciò che questa operazione comporta per il territorio, garantendo quella trasparenza e chiarezza necessaria nell’accettare o meno la presenza di questa ulteriore servitù”.

Redazione