Attualità - 28 luglio 2023, 08:51

OSA: "La caccia con l'arco? Barbarie medievali"

L'Osservatorio Savonese Animalista attacca l'operato della Regione

I volontari animalisti savonesi ricordano con orrore l’agonia spaventosa che, 15 anni fa nel finalese, un bracconiere fece fare ad un giovane cinghiale: era riuscito a fuggire, malgrado una freccia si fosse conficcata profondamente nella schiena e gli avesse perforato i polmoni. Si era trascinato per giorni nei boschi fino a giungere vicino ad una casa dove era stato segnalato ai soccorritori, i cui veterinari purtroppo non poterono fare altro che sottoporlo ad eutanasia per abbreviarne le ormai inutili sofferenze.

"La caccia con l’arco? Barbarie medievali che gli amici della caccia avevano tentato di legalizzare nel gennaio 2015. Ma ieri in Consiglio regionale ligure, su proposta del consigliere della Lega Alessio Piana, è stata approvata con una maggioranza “bulgara” di 23 consiglieri su 28, quindi non solo dal centro-destra al governo", attaccano dall'Osservatorio Savonese Animalista. 

"Si potranno così infilzare sadicamente caprioli, daini, cervi, camosci e mufloni, sparando dardi pericolosissimi anche per chi passeggia tra i boschi coperti dal fogliame -aggiungono dall'OSA - quasi mai gli animali moriranno quasi subito e dovranno subire un supplizio indegno di un paese civile". 

L’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) rivolge un appello agli animalisti, affinché "protestino via mail al presidente della regione Toti (presidente@regione.liguria.it), che non ha mai speso una parola a favore della fauna selvatica e contro la sua maggioranza ed i suoi assessori che, sulla caccia, hanno dimostrato una totale assenza di compassione verso gli animali selvatici". 

Comunicato stampa