Attualità - 23 luglio 2023, 13:30

Andora, il sindaco: “Rivieracqua incassa 3milioni di bollette e non fornisce il servizio, ora vuole spegnere il dissalatore”

Le dichiarazioni di Mauro Demichelis, dopo le affermazioni a mezzo stampa dei vertici di Rivieracqua

Che Rivieracqua si erga a esempio virtuoso di gestore della distribuzione dell'acqua è un tentativo maldestro che ai cittadini di Andora può apparire solo ridicolo se non fosse per le gravi conseguenze patite in questi anni. Vorrei ricordare a Rivieracqua che il dissalatore non è stato una iniziativa isolata del Comune. Il dissalatore per Andora era previsto dalla Regione Liguria, insieme ad una richiesta di finanziamento di 600mila euro, nel Piano a contrasto dell'emergenza idrica ligure presentato alla Protezione Civile Nazionale. Il Comune di Andora ha chiesto di poterlo installare in sostituzione di Rivieracqua che avrebbe atteso di ricevere i fondi nazionali. Ovvero in data incerta”. Così Mauro Demichelis, sindaco di Andora, dopo le dichiarazioni rilasciate dai vertici di Rivieracqua stamani (leggi QUI).

Il Comune, grazie all'aiuto di Regione Liguria, ha proceduto al noleggio del macchinario che è stato autorizzato da una Conferenza di servizi, alla quale hanno partecipato Regione Liguria, Ato e la stessa Rivieracqua – prosegue il sindaco di Andora -. La verità è questa”.

L'unica acqua dolce che oggi ha Andora è quella del dissalatore, che dissala l'acqua dei pozzi salati che lo scorso anno finivano nelle condotte. Perché  Rivieracqua sta facendo di tutto per spegnerlo? Cosa propone agli andoresi? Il quadro è questo – spiega -. La società pubblica Rivieracqua, incaricata dall'Ato a distribuire in modo equanime acqua potabile a tutti i comuni dell'Ambito, non dà ai cittadini l'acqua dolce dal Roja e non è in grado di fornire acqua potabile nelle cisterne perché ha già comunicato al Comune che non può sanificarle o approvvigionarle. In sintesi, Rivieracqua incassa 3milioni di bollette dai cittadini e non fornisce il servizio, compra acqua da privati e la distribuisce nelle cisterne ad Andora che non è più potabile. A questo punto mi chiedo: quanto vale questo business dell'approvvigionamento idrico?”, conclude il primo cittadino Mauro Demichelis.

"Rivieracqua lamentandosi dell'eccessivo costo dell'energia elettrica per alimentare il dissaldatore ci dimostra che non ha intenzione di spendere soldi per gli andoresi – afferma il vicesindaco di Andora con delega al Servizio Idrico Paolo Rossi - e anzi vuole continuare ad utilizzare i soldi dell'utile di gestione  del pagamento delle bollette degli andoresi per pagare i debiti imperiesi".

"Altra considerazione da fare - aggiunge Rossi -: appare ora evidente che vogliono spegnere il dissalatore per risparmiare sulla corrente elettrica, ma Rivieracqua continuerebbe ad usare gli stessi pozzi salati per dare acqua salata agli andoresi. Per Rivieracqua è un problema di costi per noi è un problema di servizio pubblico" - conclude Rossi.

Il comune di Andora in questi anni non ha mai negato fondi a Rivieracqua, sia per la manutenzioni straordinarie, per gli interventi in somma urgenza oltre i fondi per l'avvio dei lavori del MASTER Plan del Roja, ben 4milioni di euro.

Redazione