Attualità - 22 luglio 2023, 09:33

Antenna 5G a Boissano, il sindaco Devincenzi non ci sta: "Illazioni nei miei confronti, sempre disponibile ad un confronto con Zarrillo"

Replica anche al circolo Pd: "Nessuna giustificazione, prima di determinate dichiarazioni sarebbe opportuno accertarsi di come stanno in realtà le cose"

"Mi chiedo per quale motivo il Consigliere Zarrillo invece di aspettare un anno a lamentarsi per le ipotetiche mancanze del Comune, non abbia pensato di partecipare alle riunioni dei cittadini fissate dalla maggioranza ed esporre quanto dichiarato sui giornali direttamente alle parti interessate, o perché non ha pensato di depositare una mozione, un’interpellanza o un’interrogazione al fine di discuterne apertamente tra le parti. Forse perché probabilmente sarebbe emersa un’altra realtà dei fatti?"

Così Paola Devincenzi, sindaco di Boissano, interviene dopo le dichiarazioni del capogruppo di minoranza Massimo Zarrillo, presidente della Commissione d'inchiesta nominata per chiarire l'iter che ha portato all'installazione di un'antenna 5G Iliad all'interno di un terreno privato in zona via Zurmagli.

Una vicenda, quella dell'impianto presente nel comune dell'entroterra loanese, approdata al Consiglio di Stato dopo il nuovo ricorso (il primo è stato respinto dal Tar) di un gruppo di cittadini che ne contesta l'installazione in quella zona. Sul tema si è espresso nei giorni scorsi anche il circolo Pd Loano-Boissano (leggi QUI), a seguire la replica del consigliere Zarrillo agli esponenti dem con riferimento anche all'amministrazione comunale (leggi QUI).

"Nessuno nega che la richiesta di istituire la commissione di inchiesta sia pervenuta dalla minoranza, anzi gliene diamo tutti atto, ma le modalità con cui la stessa è stata presentata non rispondeva a quanto la normativa richiede. Inoltre a parere della maggioranza l’oggetto era troppo generico e non rispondente a quelle che erano le reali e concrete richieste del cittadino - prosegue il sindaco boissanese - Per tale motivo, e al fine di non perdere ulteriore tempo, la maggioranza ha deciso di proporre alla minoranza di istituire, a nome del Sindaco, la commissione di inchiesta, proposta fatta pubblicamente nel Consiglio Comunale di settembre e appoggiata pienamente, senza alcuna rimostranza, dalla minoranza".

"Come conseguenza all’inizio di ottobre è stata convocata da parte della maggioranza una riunione con la minoranza alla quale ha partecipato anche il Consigliere Zarrillo, durante la quale abbiamo presentato la nostra proposta di delibera per permettere alla minoranza di verificare se l’oggetto della commissione potesse essere in linea con quanto gli stessi ritenevano di fare - continua Devincenzi - La minoranza si è riservata di valutare in modo più approfondito il nostro testo, invitandoci ad inviargliela telematicamente. Cosa adempiuta nei giorni successivi dagli uffici, dopo aver predisposto la delibera che avrebbe contenuto l’oggetto della commissione. Come normativa prevede abbiamo dato un tempo pari a 15 giorni alla minoranza per proporre eventuali modifiche al testo come riteneva opportuno. Modifiche che non sono mai state apportate. Decorso il tempo senza alcun riscontro da parte della minoranza, abbiamo provveduto nella prima data utile a convocare il Consiglio Comunale".

"I termini fissati per i lavori della commissione sono stati concordati e votati all’unanimità da parte della maggioranza e della minoranza durante il Consiglio Comunale senza alcuna obiezione da parte della minoranza. I 60 giorni, prorogabili di ulteriori 60 giorni, sono stati decisi proprio perché i cittadini avevano l’esigenza di avere risposte certe e veloci, non certo per impedire alla commissione di fare il proprio lavoro, che se fosse iniziato a tempo debito ora si sarebbe già concluso. Ricordo che la maggioranza avrebbe potuto votare contro la commissione, se avesse avuto qualche particolare interesse ad impedire che i cittadini avessero le risposte ai loro legittimi quesiti, ma invece ci siamo prodigati a fare quello che in teoria avrebbe dovuto fare la minoranza. Faccio presente che la commissione è stata approvata in Consiglio Comunale nel novembre 2022, non credo che ci sia molto da vantarsi del fatto che la prima riunione, oltretutto informale, sia stata convocata dal Presidente 5 mesi dopo e precisamente nell’aprile 2023".

"Tutte le richieste di accesso agli atti effettuate dal consigliere Zarrillo sono state evase nel modo corretto - sottolinea ancora il sindaco - Ho fatto opposizione per cinque anni a Boissano, durante i quali ho regolarmente fatto tutti gli accessi del caso alle proposte di delibera o alle documentazioni che mi interessavano e non ho mai riscontrato nessuna problematica a ricevere quanto richiesto. Certo è che ho seguito quelle che sono le procedure previste nel nostro regolamento comunale, senza pretendere che mi venisse consegnato tutto a casa o via pec, specialmente quando si trattava di documentazione datata e, quindi, non ancora digitalizzata".

"Sarebbe opportuno, a mio modesto parere, che chi per cinque anni si è vantato di far parte della maggioranza, (che, quindi, tra le altre cose avrebbe avuto maggiori probabilità rispetto alla minoranza di conoscere l’iter relativo all’installazione dell’antenna, visto che si è concluso proprio durante il suo mandato di consigliere delegato e successivamente consigliere di maggioranza), si andasse a leggere quali siano le normative e le sentenze che regolano il Consiglio Comunale, l’accesso agli atti da parte dei Consiglieri Comunali e soprattutto le regole che impongono di non oberare gli uffici di eccessiva mole di lavoro, che, tra l’altro, può essere evitato con un minimo di civile collaborazione, al fine di non rallentare il normale corso e svolgimento delle quotidiane attività amministrative". 

"Non mi dilungo ulteriormente a commentare quanto dichiarato dal consigliere Zarrillo, soprattutto le illazioni nei miei confronti, perché lasciano il tempo che trovano oltre che a commentarsi da sole - evidenzia poi la prima cittadino di Boissano - Mi stupisco che un’ordinanza notificata al Comune dal Consiglio di Stato, che tra le altre cose è già stata adempiuta, sia paragonata alle richieste di un consigliere di minoranza, sempre riferendomi alle normative che regolano i rispettivi ruoli ed istituti. Su tutti i punti non trattati in questa sede sono sempre stata e sono tuttora disponibile ad un confronto con il Consigliere Zarrillo, non mi sono mai tirata indietro davanti alla possibilità di chiarire eventuali dubbi e fare chiarezza sul mio operato o su quello della mia amministrazione, ma ad oggi questa disponibilità dall’altra parte non si è mai palesata".

"Sono convinta che sarebbe molto più costruttivo un confronto diretto, anche davanti a tutta la cittadinanza, che coinvolgere i giornali. È fondamentale l’apertura nei confronti del paese, che merita chiarezza su qualsiasi argomento relativo alla macchina amministrativa. La mia maggioranza non si è mai negata in questo, convocando numerose riunioni e mettendosi in gioco su qualsiasi argomento, al fine di soddisfare il più possibile le richieste dei cittadini o per poter rispondere in modo preciso alle numerose domande, richieste o lamentele dei nostri cittadini".

A seguire, anche un pensiero alle dichiarazioni del circolo Pd: "Infine non mi sento di dovermi giustificare con il Dott. Bonelli, perché ritengo che prima di fare determinate dichiarazioni sarebbe opportuno accertarsi di come stanno in realtà le cose, o almeno ascoltare tutte le parti, anche con una semplice telefonata alla quale avrei risposto molto volentieri - ha dichiarato Paola Devincenzi - Io ritengo che questo possa essere considerato un principio della buona politica". 

"Auspico anche io di arrivare ad una definizione della problematica antenna in modo da soddisfare le esigenze dei cittadini, ma ricordo che la nuova amministrazione si è trovata ad affrontare una situazione che si era già definita e conclusa abbondantemente con l’amministrazione precedente. Noi stiamo cercando di porre rimedio o trovare una soluzione alternativa a qualcosa che ci siamo trovati già definito" conclude il sindaco di Boissano.