Politica - 21 luglio 2023, 20:31

Urbanistica, Borghetto Domani critica verso la visione dell'Amministrazione: "Serve dare un segnale diverso rispetto al passato"

Al centro le scelte su nuove costruzioni di palazzi: "Si incentiva una politica che in passato ha danneggiato l'immagine della nostra città"

Si è tornato a discutere, nel Consiglio Comunale borghettino svoltosi ieri sera (20 luglio, ndr) di un tema già a lungo discusso nel corso della scorsa legislatura, "la messa in vendita da parte del Comune di due aree alle quali è stato appositamente applicato (attraverso una variante al PRG) un indice di edificabilità molto alto, più di quello previsto nello stesso PUC approvato dall'Amministrazione Canepa nel 2019 (per quanto ora la Regione ne abbia prescritto un parziale abbassamento) con l'obiettivo dichiarato di 'fare cassa'".

A riportarlo sono, in una nota, i consiglieri di opposizione del gruppo "Borghetto Domani", Maria Grazia Oliva e Alessio Reale. Che sottolineano: "Al momento della variante, due anni fa circa, il sindaco aveva dichiarato che questa operazione era necessaria per avere fondi a disposizione, considerato che l'introito proveniente dalla vendita della Farmacia comunale era ancora bloccato dai ricorsi. Ora quell'introito è arrivato (circa un milione e mezzo di euro), quindi l'Amministrazione non può in alcun modo dire di non avere fondi da investire per opere pubbliche".

"Emerge con chiarezza - aggiungono - una linea politica, che d'altronde è stata esplicitata in Consiglio (se non altro con onestà intellettuale) da parte del sindaco: la maggioranza, pur di avere a disposizione fondi in più per le opere pubbliche, non esita non solo a consentire, ma addirittura a farsi promotrice in modo quasi 'imprenditoriale' della costruzione di nuovi palazzi e di nuove seconde case, consumando altro territorio".

Secondo i consiglieri Oliva e Reale si tratta di "una scelta legittima ma a nostro parere del tutto sbagliata. È la filosofia che hanno avuto diverse amministrazioni fino a oggi e che ha svolto un ruolo fondamentale, nei decenni passati, nel compromettere l'immagine di Borghetto, instaurando come tutti sappiamo la tendenza dei nostri turisti a frequentare (spendendovi il proprio denaro e portandovi ricchezza) paesi vicini la cui politica urbanistica è stata nel passato più oculata".

"Certamente non si può tornare su scelte risalenti a decenni fa. Ma almeno si potrebbe provare a cambiare strada, a non continuare su quella linea, a dare un segnale diverso" concludono.

Redazione