Attualità - 18 luglio 2023, 15:00

Vado, c'è l'annuncio: il rigassificatore sarà realizzato a 4 km al largo della costa tra il comune vadese e Savona

L'attivazione è prevista nel secondo semestre del 2026. Sarà presente una condotta sottomarina che dal mare arriverà a terra e passerà nei comuni di Carcare, Quiliano e Cairo Montenotte per poi allacciarsi alla rete nazionale di distribuzione del gas

Vado Ligure ospiterà il rigassificatore offshore previsto nel Mar Ligure.

Questa mattina si è svolto un incontro tra il presidente della Regione e commissario straordinario di Governo Giovanni Toti con i vertici di Snam che hanno presentato il progetto con l’istanza per il posizionamento della nave offshore, a 4 chilometri dalla costa nello specchio acqueo, già interdetto alla navigazione, antistante il comune di vadese, al confine con Quiliano e Savona.

L'attivazione è prevista nel secondo semestre del 2026 e soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale.

“Con l’istanza presentata in queste ore da Snam e con la costituzione della struttura commissariale si avvia oggi il percorso per il posizionamento, nella seconda metà del 2026, nel Mar Ligure della nave rigassificatrice -dice Toti - La disponibilità della Liguria ad ospitare una nave rigassificatrice con il progetto presentato oggi da Snam si inserisce nel piano energetico nazionale di cui il Paese si è dotato per rispondere a emergenze energetiche come quella recentemente vissuta da famiglie e imprese italiane: con questa nave diamo all’Italia una nuova risorsa di approvvigionamento e alla Liguria un’infrastruttura strategica, sicura e con un impatto visivo ed ambientale pari a zero. È un’operazione di solidarietà nazionale, di collaborazione tra Stato e Regioni, che contribuirà alla sicurezza energetica dell’Italia e porterà gratificazioni anche ai comuni che ospiteranno questa infrastruttura con opere compensative sul territorio”.

Il cronoprogramma prevede nella seconda metà del 2026 il posizionamento nel Mar Ligure della nave oggi ormeggiata nel porto di Piombino.

Una volta agganciata alla boa, il gas confluirà attraverso una condotta sottomarina fino alla costa e poi attraverso una condotta sotterranea attraverso i comuni di Carcare e Altare fino all’allaccio alla rete nazionale, a Cairo Montenotte. Soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale per 17 anni.

“Il rigassificatore – prosegue il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di governo - sarà al centro del percorso di condivisione con i Comuni coinvolti, che convocheremo nelle prossime ore insieme a Snam e ai loro tecnici per una prima illustrazione del progetto e per aprire un percorso con loro. Quel tavolo servirà anche a discutere delle opportune e adeguate opere compensative, previste per legge in caso di posizionamento di opere strategiche nazionali: metteremo insieme un pacchetto di richieste su cui lavoreremo con il governo e la Presidenza del Consiglio per arrivare ad un accordo prima della conclusione dell’iter amministrativo”.

Per quanto riguarda le tempistiche per l’arrivo della nave a Vado Ligure “l’iter stabilito nel Decreto Aiuti è piuttosto celere: in 200 giorni, dopo le verifiche sul progetto – spiega ancora Toti - si arriverà all’autorizzazione, poi si procederà alla realizzazione delle opere necessarie ad accogliere la nave, attesa al largo della costa savonese nel secondo semestre del 2026”.

Oggi stesso il Commissario Toti ha dato avvio alla costituzione della struttura commissariale, con il coinvolgimento di strutture sia dell’amministrazione regionale sia dell’amministrazione centrale e di organi periferici a partire dall’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure occidentale.

Per quanto riguarda Regione Liguria, saranno coinvolte la Direzione Centrale Organizzazione, il Dipartimento sviluppo economico – servizio energia, la Vice Direzione Generale Affari Istituzionali, il Dipartimento Ambiente e Protezione civile, la Vice Direzione Generale Infrastrutture e Trasporti e Arpal, con l’assegnazione di personale dedicato. Sul sito di Regione Liguria verrà creata una sezione ad hoc per la struttura commissariale, su cui verrà pubblicato integralmente il progetto.

I lavori per l'impianto richiederanno quindi almeno due anni di lavori. Questo impianto punta a limitare i periodi di carenza di gas come è avvenuto l’anno scorso in concomitanza con lo scoppio del conflitto in Ucraina.

A quello di Genova si aggiungono, o si stanno aggiungendo nei prossimi anni, i rigassificatori di Piombino, Ravenna e Rovigo.

“L’importanza e il ruolo di questa nave è testimoniato dal fatto che la capacità è già stata venduta tutta per i prossimi 20 anni - aggiunge Stefano Venier, amministratore delegato e direttore generale Snam, azienda specializzata nella realizzazione di infrastrutture energetiche - Oggi lavorerà al 100% nei 3 anni in cui sarà collocata a Piombino, quando verrà spostata nell’alto Adriatico lavorerà per i prossimi 17 anni al 100%. Questo dà la misura di quanto fosse necessaria e utile questa infrastruttura per la sicurezza del Paese. La sicurezza è il presupposto fondamentale per metterci al riparo da situazioni come quella dello scorso anno, decisamente poco sostenibile per le famiglie e le imprese”.

Ieri nel frattempo la Camera ha approvato il disegno di legge sui rigassificatori. Il provvedimento dovrà ora passare in Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 28 luglio, pena la decadenza.