"Il governo approva l’ordine del giorno, a mia firma, in cui chiedo che Regione Liguria condivida con enti locali e territorio le scelte relative al luogo, ai tempi e alla modalità di ricollocazione di un impianto energetico, come il rigassificatore, per l'installazione del quale il Presidente Toti è stato nominato commissario straordinario. Fino ad oggi non c’è stata condivisione, che ritengo necessaria e che con l'ordine del giorno accolto, chiedo venga attuata fornendo un’adeguata informazione ai cittadini per valutare al meglio tutte le considerazioni di impatto ambientale. Si tratta di un passo importante per evitare che i cittadini liguri si ritrovino con l'ennesima scelta calata dall’alto, su un tema così delicato che invece merita la massima condivisione, come è stato chiesto anche in consiglio regionale dal consigliere del PD Roberto Arboscello. Al momento non risulta ancora del tutto chiaro dove sarà collocato l'impianto e l’ipotesi Vado-Savona emersa, se dovesse essere confermata, come qualsiasi altra collocazione, merita una adeguata informazione innanzitutto con i territori e i suoi abitanti”, dichiara la deputata ligure e vicecapogruppo del PD alla Camera Valentina Ghio.
“Come PartitoDemocratico - aggiunge Ghio - ci siamo invece astenuti nel votare il Decreto settore energetico perché inadeguato e limitato: non contiene misure sufficienti per la riduzione delle bollette per le fasce di cittadini più in difficoltà; mancano investimenti nelle fonti di energia alternativa a partire dalle comunità energetiche e nessuna misura è stata presa a sostegno degli enti locali che vogliono di investire in fonti rinnovabili, come invece avevamo proposto”.
”In considerazione del divario tra il prezzo dell’energia elettrica rispetto ai valori pre crisi sarebbe stato necessario introdurre misure per calmierare i prezzi delle bollette per cittadini e imprese azzerando gli oneri di sistema e reintroducendo i crediti di imposta energetici, anche agendo con maggiore decisione sulla restituzione degli extraprofitti delle società energetiche. Non sono, fra l'altro, state introdotte le misure necessarie per far conoscere annualmente ai Comuni i dati di consumo energetico e di gas sul proprio territorio, uno strumento fondamentale per una pianificazione territoriale consapevole, per l'autoconsumo e in particolare per la realizzazione di comunità energetiche. Come Partito Democratico abbiamo provato a migliorare questa misure, ma il governo ha deciso di respingere l’Ordine del giorno presentato dal nostro gruppo, a firma Bonafè, Simiani, Bakkali e mia, in cui chiedevamo di introdurre una norma che riconosca alle Regioni e agli enti locali, interessati dalla localizzazione delle opere energetiche, misure di compensazione non inferiori al 2% del valore dell’opera. L'attuazione di questo Ordine del giorno avrebbe avuto effetti concreti molto rilevanti per la Liguria, ma anche questa volta il governo ha scelto di non sostenere misure che avrebbero avuto ricadute positive sui territori e i cittadini”, conclude Ghio.
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, dopo l'approvazione dell'ordine del giorno alla Camera. "Sono soddisfatto per l’approvazione alla Camera dei Deputati dell’Ordine del Giorno della deputata PD Valentina Ghio, in cui si chiede che Regione Liguria condivida con enti locali e territorio le scelte relative al luogo, ai tempi e alla modalità di ricollocazione di un nuovo impianto di rigassificazione che, dalle dichiarazioni a mezzo stampa di Giovanni Toti, Presidente, nonché Commissario straordinario per questa materia, sembrava già destinato a Vado Ligure.
Viene ribadito un importante principio, che avevo fatto emergere la scorsa settimana in Consiglio Regionale: nessun preconcetto verso un nuovo impianto energetico o allo spostamento sul territorio della nave rigassificatrice già esistente, attualmente a Piombino, ma serve un’adeguata informazione ai cittadini per valutare al meglio tutte le considerazioni di impatto ambientale.
Ringrazio la deputata ligure del PD per aver portato all’attenzione del Parlamento il tema e messo i riflettori sull’importanza della condivisione delle scelte con i territori: i cittadini liguri non si meritano nessuna scelta calata dall’alto".